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Nigeria e Giappone insieme per sostenere le start-up

di: Andrea Spinelli Barrile | 23 Aprile 2025

Come annunciato già alla fine di marzo, la Nigeria ha ottenuto un finanziamento di 30,9 milioni di dollari dall’Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale (Jica) per sostenere lo sviluppo di un polo tecnologico per start-up ad Abuja.

Nei giorni scorsi la National information technology development agency (Nitda) della Nigeria ha diffuso alcuni dettagli sui progetti sui quali questo finanziamento andrà ad impattare: l’iniziativa nippo-nigeriana fa parte di un progetto volto a posizionare la capitale nigeriana come centro regionale per l’innovazione digitale. L’obiettivo è quello di creare lì un ecosistema strutturato, favorevole all’emergere di aziende tecnologiche capaci di rispondere alle sfide economiche e sociali del Paese.

L’attuazione di questo progetto si basa su due assi principali: il primo, del valore di 9,9 milioni di dollari, prevede la creazione di un polo tecnologico dedicato alle start-up, gestito dalla Nitda, l’ agenzia federale nigeriana responsabile della politica pubblica in materia di tecnologia informatica, che realizzerà i lavori di sviluppo e gestirà il sito. L’hub offrirà un supporto strutturato agli imprenditori, tra cui infrastrutture di lavoro, tutoraggio e strumenti di sviluppo tecnologico.

La seconda parte del progetto, finanziata con 21 milioni di dollari, riguarda la creazione di un ambiente favorevole alle start-up. Questo segmento sarà gestito dalla Nigeria sovereign investment authority (Nsia), l’organismo responsabile della gestione dei fondi sovrani del Paese: il programma mira a sostenere iniziative imprenditoriali che offrono soluzioni concrete a problemi sociali o ambientali. Si tratta di un sostegno all’innovazione sociale, in un contesto in cui questi modelli di business sono ancora in fase di espansione. Questo sistema duale mira anche a rafforzare le sinergie tra i diversi attori dell’ecosistema delle start-up e contribuirà alla diversificazione economica del Paese, creando uno spazio favorevole all’emergere di soluzioni locali innovative in un mercato con una forte domanda di trasformazione digitale.

Lo sviluppo di questo polo tecnologico riflette l’ambizione della Nigeria di rafforzare la propria leadership tecnologica in Africa occidentale: una volta completato, si prevede che il polo di Abuja diventi un polo di attrazione per gli innovatori digitali. Questo accordo amplia una collaborazione già attiva tra Jica e Nitda: nel 2024, le due istituzioni hanno lanciato iHatch, un programma di incubazione aziendale della durata di sei mesi che ha avuto un discreto successo, tanto che è stato poi espanso a tutti e 36 gli stati membri della Federazione nigeriana.

La Nigeria ha adottato anni fa una legge specifica per creare condizioni favorevoli per le startup, fornendo loro incentivi fiscali e sostegno finanziario: tra le misure principali vi è la creazione di un fondo annuale di 10 miliardi di naira (circa 8,6 milioni di dollari) per finanziare singole startup sotto forma di fondi di avviamento, sovvenzioni o prestiti. Tra gennaio 2015 e agosto 2022, l’ecosistema delle startup nigeriane è cresciuto esponenzialmente, attirando oltre 2 miliardi di dollari di investimenti, posizionando il Paese al primo posto in Africa: aziende come Flutterwave, Andela e Opay sono valutate oggi in diversi miliardi di dollari anche se, negli ultimi anni, il volume dei fondi attratti è diminuito notevolmente.

Attualmente sono circa 13.000 le aziende registrate come startup, comprese quelle che godono di un’esenzione fiscale triennale.

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