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Libia: Noc, forte interesse per prima gara idrocarburi da 2007

di: Giulia Filpi | 4 Luglio 2025

La National Oil Corporation (Noc), la società che gestisce il petrolio della Libia, ha fatto sapere che oltre 37 compagnie petrolifere internazionali, tra cui la statunitense Chevron, la francese Total e l’italiana Eni, hanno manifestato forte interesse per la prima gara d’appalto per l’estrazione di petrolio e gas nel Paese dal 2007. La gara, prevista per novembre, e offrirà 22 blocchi di esplorazione onshore e offshore.

In un’intervista all’agenzia Bloomberg, il presidente ad interim della Noc, Masoud Suleiman, ha dichiarato che le società vincitrici sosterranno tutti i costi delle indagini sismiche e delle attività di esplorazione. Tali spese potranno essere rimborsate in caso di scoperta di giacimenti di petrolio o gas in quantità commerciali, segnalando un nuovo approccio volto ad attrarre investimenti internazionali dal settore privato.

La mossa arriva mentre la Noc cerca di aumentare la produzione nazionale di petrolio a 1,6 milioni di barili al giorno entro un anno, subordinatamente all’approvazione di un budget di sviluppo di 3 miliardi di dollari. Questo finanziamento dovrebbe sostenere società nazionali come Akakus, operatore del giacimento di Sharara, nell’est, e lo sviluppo del giacimento di North Gallo, che potrebbe aggiungere 100.000 barili al giorno alla produzione della Waha Oil Company.

Suleiman ha anche rivelato che il governo ha stanziato 20 miliardi di dinari libici per le importazioni di carburante nel 2025, ma ha sottolineato che ciò non sarà sufficiente a soddisfare il fabbisogno del Paese, che ammonta in media a 600 milioni di dollari al mese. Potrebbero essere necessari ulteriori finanziamenti per colmare il divario.

Ha confermato che i pagamenti per marzo e aprile sono stati effettuati, mentre quelli relativi a maggio sono ancora in fase di definizione. I debiti della Libia relativi al carburante hanno raggiunto 1 miliardo di dollari a seguito della cessazione del suo sistema di swap di carburante.

Nonostante possieda le più grandi riserve di petrolio dell’Africa, osserva il sito Libya Review, la Libia continua a dipendere dalle importazioni di carburante a causa della sua limitata capacità di raffinazione. Ciononostante, Suleiman ha espresso ottimismo per il ritorno di importanti aziende energetiche come Repsol, Bp, Omv ed Eni, considerandolo un punto di svolta per il settore degli idrocarburi libico dopo anni di instabilità.

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