di: Valentina Milani | 12 Maggio 2025
L’economia del settore privato non petrolifero in Egitto ha registrato una nuova contrazione nel mese di aprile, segnalando un ulteriore indebolimento della domanda interna ed estera. Lo rileva l’indice S&P Global Egypt Pmi, che si è attestato a 48,5 punti, in calo rispetto ai 49,2 di marzo. Si tratta del valore più basso registrato nel 2025. Un indice al di sotto di 50 indica una fase di contrazione dell’attività economica, notano i giornali di settore.
Secondo l’analisi, è il secondo mese consecutivo in cui si registra una flessione dell’attività, con le imprese che segnalano una riduzione sia degli ordini che della produzione. “L’attività è rallentata nuovamente ad aprile, complice un calo delle vendite che ha ulteriormente pesato sul settore”, ha affermato David Owen, economista senior di S&P Global Market Intelligence, sottolineando come anche l’indebolimento della domanda internazionale abbia influenzato la fiducia e la spesa aziendale.
Nonostante un aumento dei costi di input – in particolare per effetto di un rialzo del 15% dei prezzi del carburante – le imprese hanno mantenuto stabili i prezzi di vendita, interrompendo una fase inflazionistica durata 56 mesi. Si registra inoltre una riduzione dell’occupazione per il terzo mese consecutivo, così come un calo dell’attività di approvvigionamento.
Il sondaggio evidenzia che i prezzi alla produzione sono rimasti invariati, mentre quelli di input sono cresciuti al ritmo più rapido degli ultimi quattro mesi, segno di una pressione sui costi ancora contenuta. Le imprese manifestano un cauto ottimismo sulle prospettive future, con un leggero aumento della fiducia, ai massimi da tre mesi ma ancora sotto le medie di lungo periodo.
Restano stabili le catene di approvvigionamento, con tempi di consegna invariati e scorte in lieve aumento. L’indice relativo alla produzione è sceso a 47,4 da 48,6, mentre quello dei nuovi ordini è calato a 47,24 da 49.
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