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Tanzania: Kombo, agricoltura e infrastrutture oltre il turismo

di: Gianfranco Belgrano | 11 Febbraio 2025

E’ partito dall’avocado, o meglio dall’assenza di avocado tanzaniano nei supermercati italiani, l’intervento del ministro degli Esteri della Tanzania Mahmoud Kombo. Già ambasciatore del suo Paese a Roma, Kombo ha voluto ricordare i suoi primi mesi in Italia: era il 2021, si stava uscendo dalla pandemia, c’erano tante restrizioni nei movimenti, ma la prima cosa che ha notato era la mancanza di conoscenza reciproca. In Italia non c’era l’avocado della Tanzania, in Tanzania non si trovavano i prodotti italiani. “Così, mi sono detto, abbiamo una sfida da vincere”, ha ricordato Kombo davanti a una platea di imprese italiane e tanzaniane riunita al Julius Nyerere Conference Centre di Dar es Salaam, dove oggi e domani si tiene la quarta edizione dell’Italia-Tanzania Business Forum.

Partendo dalla consapevolezza di una mancanza di conoscenza della Tanzania, a parte Zanzibar, Kombo ha quindi ricordato di avere incontrato diversi stakeholder italiani con l’idea di aprire ambiti diversi del suo Paese oltre quello prettamente turistico.

Tra le problematiche sottolineate dal ministro degli Esteri, c’è il capitolo dei visti: molto facile per gli italiani entrare in Tanzania; più complicato invece per i tanzaniani anche per le restrizioni legate al sistema Schengen.

Facendo una serie di esempi, il ministro ha quindi sottolineato come l’Italia abbia molto da offrire, a partire dalle tecnologie per l’agricoltura, la trasformazione e la conservazione. “Tecnologie e pratiche che ci possono aiutare a conservare meglio la nostra frutta tropicale e quindi a venderla meglio”.

Gli italiani in Tanzania sono conosciuti per il turismo, ma, ha detto ancora Kombo, “ho spiegato che anche noi dobbiamo andare oltre perché gli italiani sono super conosciuti nella trasformazione agroalimentare, nell’allevamento, nella produzione”.

Il ministro degli Esteri ha poi risposto alle critiche fatte da alcuni sul regime fiscale della Tanzania, “vi assicuro che è in corso una trasformazione”, e sulle modalità di trasferimento dei capitali all’estero, “Questo è stato già corretto e le nostre banche ora hanno un flusso molto facile d transazioni in entrata e in uscita”. Ha poi sottolineato di valutare positivamente il ruolo centrale che è stato dato all’agricoltura nel business forum: “Penso che l’agricoltura possa portare a una trasformazione del nostro Paese perché abbiamo molta terra fertile. E lo stesso vale per l’allevamento. Ma sono altrettanto contento che si parli di infrastrutture, energia rinnovabile e sanità. E vorrei ringraziare la premier Giorgia Meloni per aver inserito la Tanzania tra i Paesi prioritari in Africa per l’Italia”.

Un ultimo punto è stato dedicato alle similarità dei modelli economici tra i due Paesi. Similarità che riguardano in particolare il sistema delle Pmi con la Tanzania che potrebbe assimilare modelli e competenze che l’Italia ha sperimentato nel tempo e che potrebbero adattarsi bene al contesto tanzaniano.

© Riproduzione riservata

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