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Egitto: Gas, nuovo successo pozzo esplorativo di Zohr per Eni

di: Redazione | 2 Settembre 2016

E’ stato perforato con successo da Eni il pozzo Zohr 5x, il quinto  pozzo  sulla struttura di Zohr, alla profondità finale di 4.350 m, nel Mediterraneo egiziano.
Il pozzo ha confermato la presenza del reservoir carbonatico e della mineralizzazione a gas anche nella parte sud ovest della mega-struttura di Zohr incontrando circa 180 m di una colonna continua di gas in rocce-serbatoio con eccellenti proprietà, confermando il potenziale del giacimento di Zohr a 850 miliardi di metri cubi di gas in posto.
Zohr 5x è situato a 1.538 m di profondità d’acqua e 12 Km a sud ovest dal pozzo di scoperta Zohr 1X.
Il pozzo è stato anche testato con successo aprendo alla produzione 90 m di intervallo. Tutti i dati acquisiti e analizzati nella prova confermano la grande capacità produttiva delle rocce-serbatoio di Zohr con portate analoghe a quelle registrate a Zohr2. Il pozzo, limitato dalle infrastrutture di superfice dell’impianto, ha erogato oltre 1,5 milioni di metri cubi giorno di gas.  Nella configurazione di produzione si stima che il pozzo possa produrre sino a 7 milioni di metri cubi al giorno di gas (corrispondenti a circa 46.000 barili di olio equivalente al giorno).
Le attività di perforazione su Zohr proseguiranno nel 2016 con la perforazione di un sesto pozzo che assicurerà, assieme agli altri già perforati, lo start up accelerato della produzione. Nel frattempo l’esecuzione del progetto, nelle sue varie componenti, è in schedula per raggiungere il first gas dal giacimento di Zohr a fine 2017.
Eni attraverso la controllata IEOC Production B.V., detiene una quota del 100% nella concessione del blocco di Shorouk. Petrobel opera per conto della società Petroshorouk, una joint venture paritetica tra IEOC e la società di stato Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS).
Eni è presente in Egitto dal 1954 dove opera attraverso IEOC Production BV. La produzione equity è stata di circa 200.000 barili di olio equivalente al giorno nel 2015. [Fonte: Eni]
Per approfondire:

Il numero di maggio è dedicato al nuovo approccio dell’Italia all’Africa, intendendo per Africa la regione subsahariana, dal momento che con l’area settentrionale le relazioni sono state da sempre molto più strette. Il nuovo corso si sta sviluppando su quattro livelli tra di loro comunicanti: cultura, sicurezza, solidarietà, economia
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