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Africa: macchine per i disinfettanti made in Italy

di: Giulia Filpi | 20 Maggio 2024

“Le piccole aziende hanno tanta capacità, iniziativa e volontà di collaborare” con il settore no-profit, anche se “bisogna che chi ha la forza maggiore si proponga e aiuti i più piccoli a crescere”. Ne è convinto Carlo Valesi, Direttore Tecnico di NaClo, un marchio della società Medivac Srl SB dedicato a macchinari per la produzione di disinfettante. Intervenendo nell’ambito di Codeway Expo, la fiera dedicata alla cooperazione internazionale e alle imprese che si conclude oggi a Roma, Valesi ha raccontato il percorso della sua impresa in Africa e la collaborazione con diverse Ong.

“Abbiamo collaborato con l’ong Chiesi foundation, che ha utilizzato nostre apparecchiature in Benin, ne abbiamo installate altre in Repubblica Democratica del Congo” con l’aiuto della fondazione Agostiniani nel mondo. “In Senegal – racconta infine Valesi – una cooperativa di donne usa i nostri prodotti per l’ipoclorito (il disinfettante prodotto attraverso l’attrezzatura, ndr) nell’ambito di una cooperativa, e poi lo vende. Questo gruppo ha creato così un inizio di imprenditoria femminile”. Valesi ha sottolineato che la maggior parte del disinfettante disponibile in Africa viene importato: “dall’Europa esportiamo acqua e plastica – un litro di candeggina è per il 98% acqua e 2% di prodotto attivo. Ha senso esportare acqua? Mi sembra poco ragionevole, anche nell’ottica di una politica che dovrebbe ridurre l’inquinamento”.

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