spot_img
0,00 EUR

Nessun prodotto nel carrello.

Tanzania, aziende italiane a Saba Saba 2017: Tecnicam

di: Redazione | 26 Luglio 2017

Tecnicam, azienda di Rastignano in provincia di Bologna specializzata nella produzione di macchine automatiche per l’imballaggio cartoni, è stata tra le imprese che hanno fatto parte della delegazione di 15 aziende italiane coordinata dall’Agenzia ICE presenti alla 41° edizione della fiera internazionale di Dar es Salaam ‘Saba Saba’, che si è svolta dal 28 giugno all’8 luglio in Tanzania.
Tecnicam è l’ufficio di coordinamento tra produzione e vendita di CAM, che fondato nel 1949 è un marchio che rappresenta una struttura di 15 aziende produttrici, 17 centri di produzione con agenti sparsi in 27 paesi e 14 centri di assistenza post-vendita per fornire assistenza tecnica in tutto il mondo. InfoAfrica ha intervistato Massimiliano Godena, direttore responsabile vendite Africa subsahariana, pochi giorni prima dell’inizio della manifestazione.
Perché in Tanzania?
Siamo presenti in Tanzania con la nostra azienda e partecipiamo con interesse alla fiera di Saba Saba fondamentalmente per individuare potenziali agenti. Non è una fiera particolarmente ricettiva ai fini del business nel nostro settore, ma ritengo che sia molto importante parteciparvi.
Operate anche in altri paesi africani?
CAM è presente in tutta l’Africa, in Sudafrica addirittura da 20 anni, ma copriamo tutti i continenti con uffici di rappresentanza e quant’altro.
Avete avuto altre esperienze di fiere tramite l’Agenzia ICE?
In Kenya ed in Etiopia e a settembre saremo presenti in Nigeria. La fiera in Etiopia è stata organizzata particolarmente bene.
Partecipiamo volentieri a queste fiere perché ritengo siano una buona opportunità per inserirsi nel mercato, ma spesso riscontriamo delle problematiche sugli spazi espositivi. L’Italia si nota ma non le singole aziende. Gli spazi sono spesso piccoli e non abbiamo la possibilità di montare dei monitor che ci consentano di raccontare chi siamo e far vedere più dettagliatamente il nostro prodotto. Abbiamo bisogno di spazi più riservati (spesso siamo attaccati ad aziende concorrenti) per rendere più personali i colloqui.
Quale sono le vostre aspettative da questa fiera?
Individuare più agenti possibili, validi, che possano rappresentarci in quel territorio.
Per quale motivo la vostra azienda ha deciso di internazionalizzare?
Tenicam nasce proprio per l’esigenza di vendere all’estero ed oggi abbiamo 17 sedi produttive. In Africa, la difficoltà è la concorrenza con i paesi orientali che come è noto hanno costi di produzione e di conseguenza di acquisto molto più bassi, attraendo maggiormente i produttori africani. Le piccole e medie imprese africane che non esportano non hanno bisogno di certificazioni, che richiedono parametri ben definiti, per cui è ovvio che gli è molto più conviene acquistare da loro. Ma il prodotto orientale è spesso scadente e in un secondo momento tornano a rivolgersi a noi, solo che ormai purtroppo parte del finanziamento che hanno ottenuto è stato speso ed ecco che la macchina si inceppa.
© Riproduzione riservata
Per approfondire:

Alla Tanzania ‘piace’ evidentemente il numero 7. L’economia di questo grande e interessante Paese posto a metà fra Africa australe e orientale è cresciuta del 7% nel 2014, lo stesso ha fatto nel 2015 (benché il dato debba ancora essere ufficializzato) e per 2016 e 2017 la stima di crescita fatta dalla Banca Mondiale è del 7,2%.

Articoli correlati

- Ascola la collana di podcast dell'Agenzia ICE -spot_img

Rubriche