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Uganda: un portale web italiano a sostegno dei diritti umani

di: Redazione | 11 Aprile 2016

UGANDA  – È online il sito www.hrduganda.org, una piattaforma web in lingua italiana nata per far conoscere le difficoltà e i successi del lavoro dei difensori dei diritti umani in Uganda attraverso la condivisione di dossier, video, foto e altri materiali di approfondimento.
Hrduganda.org è gestito dall’Organizzazione Umanitaria Soleterre-Strategie di Pace e fa parte delle attività del progetto “Al fianco dei difensori dei diritti umani in Uganda” finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, attivo da oltre un anno nello stato ugandese. Il sito offre ai difensori dei diritti umani uno spazio virtuale attraverso cui possono dar voce alle loro storie e alle loro battaglie e si pone come obiettivo un’attività d’informazione e sensibilizzazione. “Uno dei modi migliori per sostenere e proteggere il lavoro dei difensori dei diritti umani è far sentire la loro voce, raccontare le loro storie e gli abusi e le discriminazioni a cui sono sottoposti – sottolinea in una nota Damiano Rizzi, presidente di Soleterre –  dare loro visibilità significa garantirgli maggiore possibilità di portare avanti le attività e di essere tutelati nei confronti dei poteri forti e della stampa locale, che spesso li denigra e diffama a causa del loro lavoro per i diritti  dei più deboli.
Informare e sensibilizzare è un’attività fondamentale sia in Uganda che in Europa, per questo Soleterre ha incluso nel proprio progetto la produzione e diffusione di materiali che possano aiutare a capire meglio quel che succede e contribuire a migliorare la situazione”. Le organizzazioni e singoli attivisti che nel Paese si dedicano costantemente alla difesa dei diritti umani sono spesso costretti ad operare in un clima ostile: minacce, abusi e discriminazioni sono frequenti. Particolarmente esposti i giornalisti, le donne, attivisti e associazioni che lavorano contro la corruzione, per la tutela delle risorse ambientali e in difesa delle minoranze presenti sul territorio, tra cui quella LGBTI. [Fonte: Cooperazione italiana allo sviluppo]

© Riproduzione riservata
Per approfondire:

La riforma della cooperazione, incanalando i tanti sforzi dedicati al continente, potrebbe aprire un varco verso la creazione e il rafforzamento di logiche di azioni integrate.
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