di: Redazione | 14 Giugno 2023
La risposta ucraina al dispiegamento massiccio della diplomazia russa in Africa si è fatta forse attendere un po’ ma è arrivata con una dichiarazione ufficiale della settimana scorsa da parte del ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, che ha annunciato l’intenzione di aprire dieci nuove ambasciate in Africa.
L’obiettivo di Kiev è contrastare l’influenza russa nel continente, anche nell’ottica di tessere una rete internazionale di amicizie in un territorio, l’Africa, che ha molto subito gli effetti del conflitto ucraino e nel quale Mosca si muove con efficacia già da anni.
“Siamo desiderosi di costruire solide partnership basate sui principi del rispetto reciproco, dell’interesse reciproco e del vantaggio reciproco. L’Ucraina non è una vittima o un mendicante che viene a chiedere aiuto. Veniamo a trovare i nostri amici africani per offrire loro partnership reciprocamente vantaggiose” ha detto Kuleba durante una conferenza stampa, indicando che presto saranno aperte le prime ambasciate in Ruanda e Mozambico. Il capo della diplomazia ucraina ha anche detto di non avere idea di cosa stessero proponendo i sei capi di Stato africani che si preparavano a visitare Ucraina e Russia per cercare di trovare una soluzione pacifica al conflitto tra questi due Paesi. La nuova offensiva diplomatica di Kiev sul continente arriva mentre sei leader africani, tra cui il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e il suo omologo senegalese Macky Sall, dovrebbero visitare l’Ucraina e la Russia questo mese di giugno per presentare un piano di pace.
Diversi paesi africani, tra cui Sudafrica, Mozambico e Mali, si sono astenuti dal voto all’Assemblea generale delle Nazioni unite sulle risoluzioni che condannano l’invasione russa dell’Ucraina. [Da Redazione InfoAfrica]
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