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Kenya: Conf. Ambasciatori, "il modello Italia vincente se sostenuto dal Sistema Paese"

di: Redazione | 29 Luglio 2015

KENYA – “L’Italia è un modello all’estero e la cultura, nel senso più vasto di questo termine, costituisce uno degli aspetti caratterizzanti del nostro Sistema Paese: alle Ambasciate spetta il compito di rappresentare questo elemento nel mondo”.
A parlare è l’ambasciatore Mauro Massoni, da due anni alla guida della missione diplomatica italiana a Nairobi, in Kenya, che lo scorso 15 luglio ha ospitato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in visita ufficiale, la prima in assolto di un capo del governo italiano nel Paese dell’Africa orientale.
“Sono molti gli aspetti del modello italiano considerati vincenti in Africa, a partire dal tessuto imprenditoriale che è composto in larga parte da aziende di piccole è medie dimensioni. Lo stesso presidente Kenyatta ha chiesto che l’Italia esporti questo modello perché viene visto come un modello congeniale alla struttura dell’economia keniana”, sottolinea l’ambasciatore.
Che il modello Italia sia vincente, secondo Massoni, è dimostrato dalla firma a Nairobi di un contratto da parte di CMC per la costruzione di una nuova diga a Itare: “questo contratto è il frutto anche del coinvolgimento del sistema bancario italiano e della SACE, perché senza la SACE le condizioni finanziarie proposte non sarebbero state altrettanto vantaggiose, e la firma di questo contratto non vuol dire soltanto che un’azienda italiana realizza un importante progetto infrastrutturale ma significa che anche in Africa se un’azienda italiana ha dietro un Sistema Paese che la sostiene può riuscire a imporsi su imprese cinesi e internazionali”.
L’importanza dei nuovi strumenti di cui il cosiddetto ‘Sistema Paese’ si va dotando al fianco della rete diplomatica – dagli Uffici ICE agli sportelli SACE – rappresenta infatti un aspetto essenziale a garantire il successo di questo modello.
“Per gli imprenditori, i Paesi dell’Africa non sono Paesi facili e perciò qualsiasi strumento che serva a finanziare e sostenere la loro presenza commerciale è essenziale. Noto con piacere che il numero dei contatti coperti dalla SACE aumenta ogni anno: non soltanto a favore dell’imprenditore italiano che vuole investire vendere per esempio in Kenya, ma la SACE copre anche l’imprenditore indiano che vuole vendere in Kenya ma che compra prodotti italiani, sono quindi strumenti assicurativi e finanziari essenziali e finalmente anche l’Italia si è messa sulla strada giusta”, sottolinea in conclusione l’ambasciatore Massoni.
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