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    Magico Kenya

    Per molti italiani Kenya vuol dire turismo. Ma il turismo, per quanto sia sicuramente uno dei settori più interessanti – soprattutto nella Contea di Kilifi (Malindi e Watamu per capirsi) esiste una tradizione di presenza italiana – non basta a raccontare e spiegare una delle economie più vivaci del continente africano. Il Kenya con il passare degli anni si sta trasformando in uno dei paesi leader dell’Africa orientale.

    Un’economia diversificata, a tratti (basti pensare al settore vivaistico e floreale) inserita nella catena di valore internazionale e in continua espansione, sta trascinando la crescita di una classe media moderna e di una società civile sempre più informata ed esigente. Un percorso virtuoso che sta spingendo il paese in avanti.

    E il paese si sente sempre più sicuro anche dell’importante ruolo regionale e internazionale che è chiamato a giocare. La dimostrazione principale arriva dal gigantesco piano infrastrutturale che il Kenya ha lanciato e che si inserisce in un più ampio piano di integrazione regionale. Porti, strade, ferrovie, oleodotti, gasdotti, autostrade per collegare gli hub logistici affacciati sull’Oceano Indiano avendo come partner Etiopia, Sud Sudan, Uganda, Rwanda, Tanzania.

    Sono proprio le aspirazioni politico-economiche keniane degli ultimi anni che aiutano a comprendere anche alcune brutte pagine della storia recente del paese, finito per questo sulle prime pagine dei media di tutto il mondo: l’attacco di Westgate e quello più recente all’università di Garissa.

    In questo Focus:

    • Economia tra le più diversificate
      Il paese dell’Africa orientale sta puntando sullo sviluppo delle infrastrutture per porsi
      ancor più quale crocevia decisivo della regione, senza tralasciare settori tradizionali
      come turismo e agricoltura, incentivando l’industria e con un occhio alle tecnologie
    • Una spina dorsale per aprire mercati 
      L’espansione delle reti infrastrutturali rappresenta per Nairobi uno dei pilastri decisivi
      nei programmi di sviluppo e la sua importanza va ben oltre i confini nazionali,
      come dimostra il corridoio di Lamu che servirà il nord, l’Etiopia e il Sud Sudan.
    • Turismo: pil, posti di lavoro e valuta straniera 
      L’industria dell’ospitalità ha sofferto l’impatto negativo in termini di immagine causato
      da alcuni attentati e più in generale gli effetti della psicosi da ebola. Tuttavia la ripresa
      arriverà nel medio termine grazie a incentivi e a un’alleanza con Uganda e Rwanda.
    • Energia: la scommessa sicura delle rinnovabili
      L’ambizione è quella di diventare un paese leader nello sfruttamento delle fonti verdi
      grazie allo sviluppo di solare, eolico e geotermico. Per riuscirci, il governo ha varato
      incentivi e aperto il settore ai privati. L’obiettivo: 19.200 MW entro il 2030.
    • Il momento del Kenya è questo (Rita Ricciardi)
      Giunta nel paese africano come operatrice umanitaria, Rita Ricciardi si è trasformata
      in imprenditrice, da 10 anni si occupa di energia ed è il presidente dell’Associazione
      per il commercio tra Italia e Kenya. Le sue parole d’ordine: entusiasmo e condivisione.
    • Intervista / Ambasciatore Josephine W. Gaita
      L’ambasciatore keniano a Roma illustra il perimetro di collaborazione già esistente
      con l’Italia e descrive le prospettive di un paese che sta crescendo anche come
      punto di riferimento regionale. Senza dimenticare gli sforzi per migliorare la sicurezza.
    • Intervista / Ambasciatore Mauro Massoni
      L’ambasciatore italiano a Nairobi passa in rassegna opportunità e punti critici
      di un mercato maturo, in cui sono presenti diversi competitor ma in cui ci sono ancora
      ambiti da esplorare anche per le aziende più piccole, nonostante la concorrenza cinese.
    • Ngugi wa Thiong’o: decolonizzare l’Africa
      Il grande scrittore keniano ha presentato a Roma l’edizione italiana di un suo libro
      scritto 30 anni fa ma ancora attuale: “Il continente deve trattare meglio se stesso,
      una vera svolta sarebbe contribuire al proprio futuro invece che a quello altrui”.

    Equilibri:

    • Outlook 2015: serve crescita più inclusiva
    • Le tre africane più influenti del mondo
    • Assafrica e Coface insieme per internazionalizzare
      le imprese
    • Intervista / Ismail Ahmed (WorldRemit)

    ZOOM/ Ghana, la crisi economica accende in anticipo la campagna elettorale

    Dentro l’Africa

    • Energia / La Somalia cerca investitori per gli idrocarburi
    • Agricoltura / Costa d’Avorio: cotone, record di produzione
    • Industria / Etiopia, fondi per sviluppare il manifatturiero
    • Infrastrutture / Una rete logistica pensata per l’Africa
    • Commercio / Angola-Mozambico: cresce il peso cinese
    • Economia e finanza / Marocco, accordi con quattro paesi
    • Sviluppo / Il ruolo strategico delle diaspore

    VIAGGIARE IN AFRICA / Rwanda, alla scoperta delle orchidee


    Anno

    3

    Numero

    6
    Giugno/Luglio 2015