di: Enrico Casale | 13 Febbraio 2025
Un’inflazione a doppia cifra in dollari Usa desta preoccupazione in Zimbabwe, soprattutto considerando la forte dollarizzazione dell’economia del Paese. A lanciare l’allarme è la Confederation of Zimbabwe Industries (Czi), principale associazione di categoria zimbabweana.
Lo Zimbabwe è da tempo alle prese con la necessità di mantenere tassi di inflazione sostenibili, ricorrendo a una serie di misure per raggiungere questo obiettivo. L’anno scorso, la Reserve Bank of Zimbabwe ha introdotto la nuova valuta ZiG, sostenuta da riserve minerarie e valuta estera, presentandola come la soluzione definitiva ai problemi valutari. Tuttavia, a soli sei mesi dalla sua introduzione, lo ZiG ha subito un massiccio deprezzamento rispetto al dollaro Usa sul mercato parallelo. La Banca centrale è stata quindi costretta a svalutare la valuta del 43% nel tentativo di allinearsi alle reali tendenze del mercato.
Ma i dati sull’inflazione pubblicati il mese scorso dall’Agenzia nazionale di statistica dello Zimbabwe (Zimstat) indicano che anche il dollaro Usa, considerato “un porto sicuro”, ha subito un’impennata inflazionistica. Il tasso di inflazione annuale del dollaro Usa per gennaio 2025 è balzato al 14,6%, con un aumento del 12,1% rispetto al tasso del 2,5% registrato nel dicembre 2024.
“In questo contesto, un’inflazione a doppia cifra in dollari Usa in un contesto fortemente dollarizzato è motivo di preoccupazione, poiché ci si aspetta che i prezzi rimangano stabili in termini di dollari”, ha affermato Czi nel suo rapporto sull’inflazione.
I dati mostrano che il tasso di inflazione in dollari Usa è rimasto stabile da gennaio 2021, con le tendenze attuali che si discostano significativamente dagli aumenti registrati nel corso dell’anno.
“In Zimbabwe, l’inflazione in dollari Usa è solitamente una conseguenza dell’inflazione dello ZiG, poiché i rivenditori adeguano i loro prezzi in linea con quelli dello ZiG per evitare di essere accusati dalla Financial Intelligence Unit di utilizzare tassi di mercato paralleli”, si legge nell’analisi del Czi.
L’inflazione mensile in dollari Usa ha iniziato l’anno a un tasso elevato, pari a circa l’11,5% per gennaio 2025, il tasso più alto mai registrato negli ultimi quattro anni.
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