di: Enrico Casale | 31 Gennaio 2025
La crisi economica che sta attraversando lo Zimbabwe sta avendo un impatto devastante sul settore della vendita al dettaglio, con numerosi negozi costretti a chiudere o a ridurre drasticamente le proprie attività. Un recente sondaggio condotto ad Harare ha rivelato che molti punti vendita si trovano in uno stato di abbandono, con scaffali vuoti e attività ridotte al minimo.
Grandi catene di vendita al dettaglio come N. Richards Wholesale e OK Zimbabwe hanno subito un duro colpo, con molti prodotti essenziali, come olio da cucina e zucchero scomparsi dagli scaffali. Charles Kautare, un residente di Kuwadzana, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione, paragonandola a “una crisi profonda” che ricorda i tempi bui del 2008.
L’economista Gift Mugano ha dichiarato a New Zimbabwe che la chiusura dei negozi riflette i problemi economici più profondi del Paese, causati dalla cattiva governance politica e dalla mancanza di fiducia nella valuta locale, lo Zimbabwe Gold (ZiG), che ha subito una svalutazione significativa rispetto al dollaro statunitense.
La Confederazione dei commercianti al dettaglio dello Zimbabwe ha lanciato un appello al presidente Emmerson Mnangagwa, chiedendo un intervento urgente per salvare il settore della vendita al dettaglio, che sta subendo una forte concorrenza da parte del settore informale, il quale opera al di fuori delle normative e degli obblighi fiscali, offrendo prodotti a prezzi inferiori.
La crisi del settore della vendita al dettaglio è un chiaro segnale delle difficoltà economiche che il Paese sta affrontando, con conseguenze negative per i consumatori, i lavoratori e l’intera economia.
© Riproduzione riservata