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Sustainable Development Investments: Renewable Energy

di: Alessandro Moretti | 13 Maggio 2020

Questo mese, oggetto della nostra rubrica sullo studio delle opportunità di investimento nel continente africano sono le energie rinnovabili, obiettivo numero 7 dell’Agenda 2030 dell’Onu Affordable and Clean Energy.
Ricordiamo infatti che il tema guida di queste riflessioni è rappresentato dai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs) indicati dall’Onu per la trasformazione del mondo nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e incentrati su cinque focus: le Persone, il Pianeta, la Prosperità, la Pace e la Cooperazione, declinati nella dimensione economica, sociale e ambientale.
In Africa 600 milioni di persone non hanno accesso all’energia elettrica e vediamo come alcune istituzioni e imprese di Paesi del grande continente stiano affrontando la sfida e quali opportunità esistano per le imprese italiane in termini di partnership, sviluppo e investimento.
Tanzania
Oggi solo il 21% della popolazione ha accesso all’energia elettrica: il programma del governo prevede che il Paese sviluppi la propria capacità di produzione di energia elettrica, passando dai 1.800 MW attuali a 10.000 MW entro il 2025, quindi l’impegno e gli investimenti nel settore saranno molto importanti nel prossimo quinquennio. Ad oggi le fonti di energia disponibile sono gas naturale, idroelettrico, geotermico e solare.
Tarea è una associazione di imprese ed enti operanti nel settore dell’energia che dal 2001 incoraggia l’uso di energia rinnovabile sostenibile e di tecnologie rispettose dell’ambiente in Tanzania. Ne fanno parte imprese ed enti tanzaniani, ma anche italiani, olandesi e tedeschi. L’associazione mette in rete membri e altri attori chiave del settore pubblico e privato per promuovere la produzione locale di componentistica e lo sviluppo delle imprese nel settore delle energie rinnovabili. Si occupa di advocacy, formazione, accesso all’energia, sensibilizzazione, protezione del mercato e ricerca. Tra i lavori di maggiore importanza svolti da Tarea si deve ricordare la formazione di 450 persone tra installatori e istruttori con il progetto governativo Sida/MEM Solar Photovoltaic. Tarea – che ha anche organizzato corsi di formazione continua a livello internazionale (Svezia e India, oltre che in Egitto) – ha avviato la formazione dei produttori di stufe a biomassa nelle regioni di Lindi e Mtwara con il sostegno della Commissione Tanzania per la scienza e la tecnologia (Costech). Con i suoi programmi, l’associazione dà modo alle comunità di accedere alle energie rinnovabili: un impianto solare fotovoltaico presso la scuola secondaria Matekwe di Lindi; lo studio di fattibilità di energia rinnovabile presso l’ospedale luterano di Lugala a Malinyi; l’installazione di lampioni presso la stazione degli autobus e il mercato di Malinyi. Inoltre fornisce supporto nella pianificazione, nella progettazione, nello sviluppo di proposte, nella procedura di gara e nella verifica della conformità alle specifiche per partecipare alle gare, con la valutazione dell’impatto dei progetti. Le attività implementate da Tarea interessano quindi gli Sdgs 1, 4, 7, 9 e 11.
Kenya
Con il parco eolico Wind Turkana Lake, il Kenya ha raggiunto l’obiettivo di copertura del 70% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, diventando leader di settore nel continente; arriva così a garantire oggi il 74% dell’energia necessaria alla popolazione. Il Wind Turkana Lake è un progetto iniziato nel 2014 ed entrato in funzione nel 2018; è stato realizzato da un consorzio di imprese africane ed europee – Ltwp – nella contea di Marsabit, in prossimità del lago omonimo nel nord del Paese. Comprende 365 turbine eoliche, con una potenza massima di 3.100 MW, pari al 17% della capacità produttiva del Paese. Il Kenya ha stipulato con il consorzio un contratto di fornitura a prezzo fisso per 20 anni, operazione che ha consentito un risparmio per tutto il 2019 di 140 milioni di dollari e una riduzione dell’uso di energia da fonti fossili. Il progetto ha occupato complessivamente 2.500 persone, di cui circa il 75% di origine locale. A febbraio 2019 il personale occupato era di 449 persone. In questo caso, il progetto keniano ha incontrato gli Sdgs 1, 7, 8, 9 e 13.
Uganda
Anuel Energy Uganda è una impresa che opera nel settore delle energie rinnovabili con sede a Kampala. Le attività consistono nello studio, nella progettazione e nell’installazione di impianti per la produzione di energia solare, per uso domestico e industriale. L’obiettivo di Anuel Energy è avere un impatto su un milione di ugandesi entro il 2020. Il progetto Solar Village, elaborato dall’azienda, prevede una politica di supporto concentrato e completo per la fornitura di energia solare a un intero villaggio, cioè tanto alle singole famiglie quanto a tutti gli edifici pubblici (scuole, centri sanitari e chiese). I punti di forza del progetto sono da ricercare nella presenza di tecnici locali responsabili della manutenzione e dell’assistenza e nell’adozione di una tariffa forfettaria mensile. Questo l’impatto: 1) la fornitura elettrica di base alle famiglie per la ricarica leggera e mobile (light for life); 2) migliori condizioni per lo studio e l’insegnamento grazie alla luce nelle classi e nelle famiglie (light for education); 3) una migliore offerta sanitaria (assistenza di emergenza efficiente e supervisione delle nascite tutto il giorno, migliore conservazione di vaccinazioni e medicine) nonché migliori condizioni di vita (light for health). Con queste iniziative sono rispettati gli Sdgs 1, 3, 7 e 8.
di Alessandro Moretti *

* Partner di Andersen Tax & Legal – Milano, è responsabile del progetto The Bridge Africa-Europe, infrastruttura nata in seno ad Andersen come supporto alle relazioni tra imprese africane ed europee allo scopo di agevolare le operazioni di trade, joint venture e di investimento.

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