di: Andrea Spinelli Barrile | 16 Aprile 2025
Le importazioni di riso nell’Africa subsahariana potrebbero raggiungere un nuovo record durante la stagione 2024/2025. Secondo l’ultimo rapporto mensile del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (Usda), si prevede che la regione acquisirà 18,6 milioni di tonnellate di cereali sul mercato globale, in forte aumento rispetto ai 17,3 milioni di tonnellate dell’anno precedente.
Questo volume, che rappresenta quasi un terzo del commercio mondiale, confermerà l’Africa subsahariana come principale area importatrice di riso, davanti al Sud-est asiatico, dove si prevede un forte calo degli acquisti durante questa campagna (-4 milioni di tonnellate, a 12 milioni di tonnellate).
Con l’urbanizzazione, la crescita della popolazione e il cambiamento degli stili di vita, il riso è diventato un alimento onnipresente nella dieta quotidiana di molte famiglie, occupando il secondo posto nella classifica dei cereali più consumati in tutta l’Africa subsahariana, con quasi 40 milioni di tonnellate, dietro soltanto al mais (il cui consumo raggiunge annualmente le 87 milioni di tonnellate). Negli ultimi 15 anni, la domanda galoppante e la debolezza della produzione locale hanno portato al raddoppio delle importazioni di cereali, una realtà che si somma, secondo l’Usda, a uno dei principali fattori trainanti degli acquisti di questa stagione, ovvero il calo generale dei prezzi globali di questo cereale. Un calo che è trainato dalla forte produzione globale e dalla revoca delle restrizioni all’esportazione da parte dell’India, il maggiore operatore commerciale.
Negli ultimi nove mesi, i prezzi offerti dagli esportatori asiatici sono tutti crollati, stimolando gli ordini e l’accumulo di scorte tra i principali importatori della regione, che sono Nigeria, Costa d’Avorio e Senegal. Si prevede che questi tre Paesi, che rappresentano oltre il 30% del volume di riso importato in Africa subsahariana, registreranno tutti un aumento dei loro acquisti sul mercato del riso in questa stagione, nonostante gli sforzi compiuti dai governi per raggiungere l’autosufficienza.
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