di: Valentina Milani | 29 Aprile 2025
Il settore minerario e delle cave della Namibia ha registrato una contrazione dell’1,2% nel 2024, invertendo la crescita del 12,4% registrata nel 2023. Lo ha reso noto nei giorni scorsi la Camera delle miniere della Namibia in una dichiarazione.
Secondo Zebra Kasete, presidente della Camera delle miniere, il calo è stato principalmente determinato dalla riduzione della produzione di diamanti, scesa del 3,7% a causa della debolezza dei prezzi globali, della diminuzione della domanda nei principali mercati e di tagli produttivi deliberati per preservare le riserve. Il valore aggiunto reale del comparto diamantifero ha dunque segnato una flessione del 3,7%, dopo una crescita del 10,9% registrata l’anno precedente.
Nonostante questa battuta d’arresto, Kasete ha sottolineato che il settore minerario resta il pilastro dell’economia namibiana, contribuendo per il 13,3% al Prodotto interno lordo (Pil) nel 2024. “Continua a svolgere un ruolo fondamentale nella crescita economica e nello sviluppo nazionale”, ha dichiarato.
Per quanto riguarda l’estrazione di uranio, la crescita si è limitata all’1,8% nel 2024, un netto rallentamento rispetto al 29,6% registrato nel 2023. Kasete ha attribuito la frenata ai minori volumi di produzione nelle miniere di Rossing e Swakop Uranium, condizionati da problemi di approvvigionamento idrico e da fermi manutentivi programmati.
La produzione di oro ha registrato invece un incremento del 2,7%, grazie ai risultati record della miniera di Navachab. La produzione di altri minerali, come piombo e zinco, ha subito un calo a causa di difficoltà operative e della riduzione della qualità del minerale estratto.
Kasete ha inoltre riferito che i ricavi totali del settore minerario sono aumentati dell’1,4%, raggiungendo i 52,3 miliardi di dollari namibiani (circa 2,8 miliardi di dollari statunitensi), mentre gli utili netti sono saliti del 3,3% a 2,8 miliardi di dollari namibiani. Tuttavia, il contributo fiscale del settore minerario alle casse dello Stato ha subito un netto calo nel 2024: le imposte societarie, le royalties e le tasse sulle esportazioni sono diminuite rispettivamente del 23,8%, dell’11,3% e dello 0,28%.
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