di: Giulia Filpi | 30 Giugno 2025
Il ministero della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile del Marocco ha pubblicato l’invito a manifestare interesse per un progetto di infrastruttura per il gas naturale liquefatto (Gnl) che riguarda diverse aree del Paese, nonché il porto di Dakhla, nel Sahara Occidentale.
Secondo i documenti pubblicati dal ministero, il progetto comprende un terminale di importazione di gnl, gasdotti e una centrale elettrica a gas. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 14 del 23 luglio 2025.
Il progetto è situato nel porto marocchino di Nador West Med e comprenderà una centrale elettrica a gas con una capacità di circa 1.200 Mw, secondo documenti pubblicati questa settimana.
Secondo il ministero, è la sintesi del sito di notizie economiche Meed, la centrale elettrica sarà sviluppata nell’ambito del regime di produzione indipendente di energia elettrica (Ipp) del Marocco, in conformità con la legge dell’Ufficio nazionale per l’elettricità e l’acqua potabile (Onee).
Il progetto comprenderà anche una rete di gasdotti che rifornirà i consumatori industriali di Nador, Kenitra e Mohammedia.
L’ambito del progetto relativo al terminale gnl comprende la progettazione, la costruzione, l’equipaggiamento, il funzionamento e la manutenzione di tutti gli elementi infrastrutturali offshore e onshore del terminale. Comprende anche tutti i sistemi di gas ad alta pressione.
È prevista la realizzazione di un attracco dedicato nel porto di Nador West Med.
Il terminal dovrebbe essere un’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione (Fsru) o un’unità galleggiante di stoccaggio (Fsu) con l’elemento di rigassificazione sviluppato sul molo.
Il porto di Nador West Med è attualmente in costruzione e dovrebbe entrare in funzione entro la fine del 2026, secondo il ministero.
Il terminale Gnl dovrebbe avere una capacità di importazione di 500 milioni di piedi cubi standard al giorno (mmscfd).
Le condutture dovrebbero avere un diametro di 48 pollici e una capacità di trasporto di 750 mmscfd.
Allo studio, secondo il ministero, c’è l’avvio di diverse procedure di appalto.
La prima fase della tabella di marcia dovrebbe essere eseguita dal 2025 al 2027 e comprende la gara d’appalto, la costruzione e la gestione commerciale del terminale gnl previsto a Nador West Med Port, la gara, la costruzione e l’avvio dell’esercizio commerciale dei gasdotti da Nador West Med Port al gasdotto Maghreb Europe Gas Pipeline (Gme) e dal Gme a Mohammedia.
Seguirà l’aggiornamento di uno studio di prefattibilità di un terminale di rigassificazione di gnl “sulla costa atlantica”.
La seconda fase della tabella di marcia, che il Marocco punta ad attuare dopo il 2030, comprende la Consegna del terminale di rigassificazione di gnl sulla “costa atlantica” e lo sviluppo di un terminale di rigassificazione di gnl nel porto di Dakhla.
La fase tre è un piano a lungo termine che prevede il collegamento alle reti del gas della Mauritania e del Senegal attraverso il gasdotto Gazoduc Afrique Atlantique, nonché lo sviluppo di infrastrutture per il cosiddetto idrogeno verde.
Negli anni, il Marocco ha portato e attratto numerosi investimenti nel Sahara occidentale. Tuttavia, la sovranità marocchina sul territorio non è riconosciuta dalle Nazioni Unite, che da 50 anni dovrebbero facilitare un referendum sull’autodeterminazione del popolo sahrawi.
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