di: Valentina Milani | 6 Marzo 2025
Il deficit commerciale del Marocco è aumentato del 13,3% alla fine di gennaio 2025, raggiungendo i 24,48 miliardi di dirham (circa 2,5 miliardi di dollari), rispetto ai 21,6 miliardi di dirham dello stesso periodo del 2024. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Office des Changes.
L’ampliamento del deficit è principalmente dovuto a un incremento delle importazioni, cresciute del 3,4% fino a 59,8 miliardi di dirham. L’aumento è stato trainato dalla maggiore domanda di prodotti grezzi e attrezzature finite.
Tuttavia, la fattura energetica ha registrato un calo dell’11,6%, grazie alla diminuzione delle importazioni di gasolio e fuel, effetto combinato di un ribasso dei prezzi e di una riduzione dei volumi acquistati.
Sul fronte delle esportazioni, il Marocco ha registrato una contrazione del 2,4%, con ricavi scesi a 35,35 miliardi di dirham, contro i 36,24 miliardi dell’anno precedente. La flessione è attribuita principalmente al calo delle vendite di fosfati e derivati, oltre che alla contrazione del settore automobilistico e dell’agroalimentare, quest’ultimo in calo del 2,3%. Tuttavia, alcuni settori hanno mostrato risultati positivi, tra cui aeronautica e tessile.
Come notano alcuni osservatori, una tale performance negativa si inserisce in un contesto di persistente siccità, che sta pesando sull’economia marocchina, in particolare su agricoltura, approvvigionamento idrico e alcune industrie.
Secondo il Haut-commissariat au plan, il Pil del Marocco è cresciuto del 3% nel quarto trimestre del 2024, dopo un aumento del 4,3% nel trimestre precedente. Per il primo trimestre 2025, la crescita è stimata al 3,5%, a condizione di un miglioramento delle precipitazioni invernali e dell’assenza di nuovi shock inflazionistici esterni.
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