di: Valentina Milani | 16 Febbraio 2025
Il 38° vertice dell’Unione Africana (Ua) si svolgerà sabato 16 febbraio e domenica 17 presso la sede dell’Ua ad Addis Abeba, in Etiopia, riunendo capi di Stato e di governo dei 55 Stati membri, insieme a rappresentanti di organizzazioni internazionali, non governative e del settore privato. Il tema principale dell’incontro è “Giustizia per gli africani e le persone di origine africana attraverso le riparazioni”, con l’obiettivo di promuovere la giustizia riparatoria e la riconciliazione razziale nel continente.
Questa sessione rappresenta il momento culmine del summit, in cui i leader africani discuteranno e adotteranno decisioni strategiche sui principali temi politici, economici e sociali del continente, consolidando il lavoro svolto nelle sessioni precedenti. Dal 14 al 31 gennaio si è infatti svolta la 49ª Sessione ordinaria del Comitato dei rappresentanti permanenti, mentre il 12 e 13 febbraio la 46ª Sessione ordinaria del Consiglio esecutivo.
Tra i temi chiave del vertice – emerge in una nota – spiccano la costruzione di un fronte comune per promuovere la giustizia e il pagamento di riparazioni agli africani, l’accelerazione dell’attuazione dell’Agenda 2063, il potenziamento della sanità pubblica con particolare attenzione alla salute materna, neonatale e infantile, la valorizzazione della gioventù e dell’innovazione per la crescita economica e lo sviluppo tecnologico, il rafforzamento della sicurezza e della stabilità nel continente e l’adozione di misure per la resilienza climatica attraverso energie rinnovabili e pratiche sostenibili.
Particolare attenzione sarà dedicata alla salute di donne, bambini e adolescenti, riconosciuta come elemento fondamentale per lo sviluppo dell’Africa. In linea con la risoluzione WHA77 sulla riduzione della mortalità e morbilità materna e infantile, il vertice rappresenta un’opportunità per gli Stati membri di rafforzare i sistemi sanitari con investimenti nelle infrastrutture, nelle risorse umane e nelle catene di approvvigionamento, promuovere la salute sessuale e riproduttiva garantendo accesso ai servizi essenziali, supportare la leadership giovanile nel campo della sanità e integrare la salute nelle strategie di sviluppo economico, educativo e ambientale.
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