di: Valentina Milani | 9 Maggio 2025
Uno dei candidati alla presidenza della Banca africana di sviluppo (Afdb), Samuel Maimbo, ha criticato il piano annunciato dall’amministrazione statunitense di tagliare 555 milioni di dollari al Fondo africano di sviluppo (Adf), lo strumento attraverso cui l’istituto di Abidjan sostiene con prestiti agevolati e sovvenzioni i Paesi meno sviluppati del continente.
Secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca il 2 maggio, il taglio si inserisce in una revisione delle priorità dell’amministrazione, che non ritiene più “in linea” i finanziamenti all’Adf. Il mancato contributo degli Stati Uniti – terzo maggior donatore del fondo dopo Regno Unito e Germania – si aggiunge a un contesto di crescente contrazione degli aiuti internazionali, in un momento in cui l’Africa affronta forti pressioni economiche.
“Si tratta di una decisione significativa, che avrà un enorme impatto sullo sviluppo africano”, ha dichiarato Maimbo, attuale vicepresidente della Banca mondiale, in un’intervista a Bloomberg. Solo nel 2023, l’Adf ha erogato 1,12 miliardi di unità di conto, equivalenti a circa 1,5 miliardi di dollari.
Maimbo, economista zambiano sostenuto da due blocchi regionali nella corsa alla guida dell’Afdb, ha definito il taglio statunitense una “chiamata al risveglio” per diversificare le fonti di finanziamento dello sviluppo in Africa. Il suo programma prevede un maggiore coinvolgimento del settore privato e un rafforzamento della leva finanziaria della banca: “Serve avvicinarsi ai fondi pensione africani e ad altre istituzioni finanziarie per aumentare l’impatto”, ha spiegato.
L’Afdb è attualmente impegnata nella raccolta fondi per l’undicesima ricapitalizzazione dell’Adf, con un obiettivo record di 25 miliardi di dollari. Un compito reso particolarmente arduo dal contesto geopolitico globale, segnato da una riduzione dell’assistenza internazionale e da un aumento delle spese militari nei Paesi donatori, nota Bloomberg.
Maimbo ha sottolineato che, durante la pandemia di Covid-19, è riuscito a coordinare con successo una raccolta fondi record di 93 miliardi di dollari per l’Associazione internazionale per lo sviluppo (Ida) della Banca mondiale. “Convincere i contribuenti a destinare risorse ad altri Paesi è una sfida crescente”, ha concluso, “per questo bisogna dimostrare che ogni dollaro investito genera valore tanto per chi lo dà quanto per chi lo riceve”.
Le elezioni per la presidenza della Afdb si terranno il 29 maggio. In corsa, insieme a Maimbo, anche la sudafricana Swazi Tshabalala e il mauritano Sidi Ould Tah, ex presidente della Banca araba per lo sviluppo economico in Africa. Né il dipartimento di Stato statunitense né la Banca africana di sviluppo hanno finora commentato la vicenda.
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