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Benin: gestione cambiamento climatico, finanziamento da Afdb

di: Michele Vollaro | 10 Luglio 2023

La Banca africana di sviluppo (Afdb) ha approvato un prestito di 164,25 milioni euro per migliorare le condizioni di vita e rafforzare la resistenza del Paese alle inondazioni causate dai cambiamenti climatici. Lo si apprende da una nota dell’istituto finanziario.

Il finanziamento, destinato all’attuazione del programma di risanamento delle città secondarie con acqua piovana, è stato approvato dal Consiglio di amministrazione della Banca ad Abidjan. Si tratta di due prestiti, uno di 118,75 milioni di euro della Banca africana di sviluppo e l’altro di 45,50 milioni di euro del Fondo Africa Growing Together, un fondo speciale cofinanziato dalla Cina. Il governo beninese è responsabile di fornire un contributo di contropartita di 13,79 milioni di euro.

In Benin, gli ultimi decenni sono stati segnati da un’intensificazione della variabilità climatica, caratterizzata in particolare dal ripetersi di fenomeni meteorologici estremi e dall’interruzione dei modelli stagionali delle precipitazioni. Il numero di comuni ad alto rischio di inondazioni è passato da 22 nel 2010 a 35 nel 2022, a testimonianza dell’entità del fenomeno e della sua rapida espansione.

Il programma di drenaggio delle acque piovane per le città secondarie intende fornire una risposta alle inondazioni e alle carenze del sistema di drenaggio delle acque piovane nei centri urbani, sviluppando le infrastrutture di drenaggio delle acque piovane. Sono coinvolte quattro città secondarie: Porto-Novo, Ouidah, Bohicon e Abomey, con una popolazione complessiva di circa un milione di abitanti. L’attuazione del programma contribuirà a migliorare le condizioni di vita degli abitanti delle città interessate e a rafforzare la loro resistenza alle inondazioni.

Il programma è suddiviso in tre componenti: la prima prevede la costruzione di infrastrutture per il drenaggio delle acque piovane e le opere connesse, come 42,7 chilometri di collettori primari e secondari (grandi canalizzazioni) e 62,3 chilometri di canalizzazioni, l’asfaltatura di 18,7 chilometri e la pavimentazione di 16,1 chilometri di strade. Oltre alle 72 aule scolastiche che saranno costruite, tra cui una scuola secondaria per l’istruzione generale, vedranno la luce anche 18 blocchi di latrine moderne dotate di 36 kit per il lavaggio delle mani, nonché alloggi per le ostetriche in un centro sanitario. Inoltre, ci saranno 4 capannoni per l’essiccazione del pesce affumicato, 2 pozzi di trivellazione dotati di pompe a mano e una piazza e un giardino pubblici. Saranno piantate circa 5.521 piantine, oltre al rimboschimento di 17,22 ettari. Le persone saranno anche educate alla prevenzione e alla violenza di genere, comprese le molestie sessuali.

La seconda componente prevede la creazione di un meccanismo di gestione e manutenzione dei rifiuti (formazione, attrezzature, eliminazione delle discariche esistenti) che includa la dimensione di genere, nonché il rafforzamento del sistema di allarme e gestione del rischio di alluvione. Verranno inoltre sviluppati un bacino di ritenzione idrica e un’area per l’orticoltura.

La terza componente riguarda la gestione, il monitoraggio e la valutazione del progetto.

Come viene sottolineato nel comunicato, i beneficiari del progetto potranno risparmiare sulla scolarizzazione dei propri figli grazie alla riduzione dei costi associati alle malattie trasmesse dall’acqua nelle scuole e alla riduzione degli insuccessi scolastici. Il tasso di frequenza scolastica delle ragazze aumenterà, grazie al miglioramento delle condizioni igieniche nelle scuole. Inoltre, grazie alle imprese che verranno create durante la fase di costruzione, si genereranno risorse a beneficio delle popolazioni beneficiarie. Si creeranno anche opportunità di lavoro dirette e indirette per i beneficiari.

Il programma contribuisce a due aree prioritarie del documento di strategia nazionale della Banca per il Benin, ovvero la trasformazione agricola e lo sviluppo industriale e il rafforzamento delle infrastrutture a sostegno della produzione economica e della competitività. [Redazione InfoAfrica]

© Riproduzione riservata

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