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Uganda: a Saipem la progettazione della raffineria di Hoima

di: Redazione | 8 Agosto 2018

L’italiana Saipem ha ottenuto l’incarico di progettazione ingegneristica (front end engineering design-FEED) della raffineria di Hoima, nel bacino petrolifero di Albertine in Uganda.
In base a quel che viene reso noto, l’assegnazione a Saipem è stata fatta dal consorzio incaricato dal governo di Kampala di realizzare la raffineria e che è composto da due società di Mauritius, la Yaatra Africa e il gruppo Lionworks, dalla compagnia petrolifera nazionale ugandese UNOC, dalla società Nuovo Pignone International, sussidiaria in Italia della statunitense General Electric, e dalla stessa Saipem.
Per Saipem il contratto vale 68 milioni di dollari, con i lavori che avranno una durata prevista di 17 mesi mentre l’entrata in produzione della raffineria è prevista per il 2020.
La raffineria, progettata per una capacità di 60.000 di greggio al giorno, costituirà un polo per i prodotti raffinati destinati al mercato dell’Africa Orientale.
Il progetto è rivolto a creare una maggiore indipendenza per il mercato nazionale ugandese e alla riduzione dell’importazione di petrolio e prodotti raffinati da altri Paesi.
Per Saipem l’Uganda rappresenta l’accesso a un nuovo mercato: finora l’Africa orientale non rientrava fra i mercati dell’azienda, tradizionalmente più attiva nei Paesi dell’Africa settentrionale e centro-occidentale come per esempio Nigeria, Repubblica del Congo e Angola.
Per approfondire:

Agroindustria, energia, infrastrutture (nelle sue varie declinazioni), il settore dell’ambiente e quello farmaceutico sono i principali temi al centro di questo Quaderno di Africa e Affari dedicato all’Uganda e alle opportunità che questo Paese membro della Comunità dell’Africa orientale (Eac) offre.

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