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Cooperazione Italiana promossa sulla trasparenza degli aiuti ai Paesi in via di sviluppo

di: Redazione | 23 Giugno 2018

AFRICA / ITALIA – Grande riconoscimento per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), la giovane agenzia, nata nel 2016, incaricata dal Governo di promuovere sviluppo e crescita inclusiva in Stati e aree del mondo in difficoltà a causa di guerre, sottosviluppo, catastrofi naturali. Si tratta dell’oramai famoso “aiutare a casa loro” che l’Aics traduce in combattere la povertà, promuovere i diritti, creare posti e opportunità di lavoro.
Ogni anno i severissimi inglesi di Publishwhatyoufund.com (in italiano suonerebbe “pubblica quello che finanzi”) confrontano le varie agenzie governative e stilano una classifica.
Quest’anno, l’Italia scala oltre otto posizioni in classifica, abbandona il poco lusinghiero “very poor” degli scorsi anni e rientra nella categoria “FAIR”, superando la Norvegia, il Giappone e l’Irlanda.
L’Aics ha gestito in questi primi due anni di vita progetti di sviluppo, intervento umanitari e investimento sostenibile per oltre un miliardo di euro, suddivisi nei Paesi in via di sviluppo come Africa, Asia e Sud America. Ecco quindi che il giudizio sulla trasparenza nell’uso delle risorse e nella comunicazione ai cittadini era un passaggio cruciale per il lavoro svolto dall’Agenzia. E’ giustamente sempre più forte, infatti, l’attenzione su che fine fanno i soldi dei contribuenti, quanto sono trasparenti i flussi finanziari e quanto rendicontabili ai cittadini.
“L’Agenzia per la cooperazione ha dovuto lavorare sodo per migliorare il posizionamento dell’Italia nell“Aid Transparency Index – afferma Emilio Ciarlo che ha diretto l’Ufficio delle relazioni internazionali e della comunicazione dell’Aics che si è occupato del dossier – Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo aderito allo IATI, l’organizzazione internazionale che pubblica lo standard riconosciuto di dati trasparenti sull’aiuto pubblico allo sviluppo; abbiamo chiesto alle nostre venti sedi in giro per il mondo di bonificare tutti i dati sui finanziamenti e i contratti; abbiamo rivisto il sito www.openaid.aics.gov.it per consentire ai cittadini di accedere facilmente alle informazioni sui nostri  progetti in giro per il mondo; abbiamo partecipato al piano pubblico sull’open government italiano, abbiamo spiegato a livello internazionale che il Parlamento italiano è tra i più trasparenti in tema di stanziamenti per la cooperazione. Tutti i nostri sforzi – conclude Ciarlo – sono stati ripagati da questo risultato che dimostra che con impegno e orgoglio possiamo sempre dire la nostra a livello internazionale. Guai però ad accontentarsi e da oggi continueremo a lavorare per raggiungere risultati ancora  migliori”.

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