Il Consiglio per lo sviluppo del Rwanda (RDB) ha firmato un memorandum d’intesa con il gruppo israeliano Mitrelli per costruire fino a 10.000 nuove abitazioni.

A darne notizia sono i media locali, specificando che l’intesa prevede che la maggior parte di nuove abitazioni siano realizzate sotto forma di alloggi sociali per le fasce meno abbienti della popolazione.

“Questo progetto è una vera sfida – ha detto il presidente e fondatore del gruppo Mitrelli, Haim Taib – Abbiamo le competenze, i fondi, l’esperienza e la capacità per portare a termine questo progetto: siamo arrivati in Rwanda per restare”.

Non sono stati rese note stime o anticipazioni sul valore economico previsto del progetto.

L’accesso ad alloggi a prezzi accessibili rimane una delle priorità del governo ruandese, che ha introdotto una serie di incentivi strategici per attirare investitori locali e internazionali.

Secondo uno studio realizzato nel 2012, nel Paese è stimata una richiesta annuale di oltre 31.000 nuove abitazioni all’anno a fronte di una fornitura di circa 1000 unità: si stima pertanto che il deficit di nuove abitazioni in Rwanda possa raggiungere le 340.000 unità abitative entro il 2022.

Attualmente il settore immobiliare contribuisce per circa l’8% alla formazione della ricchezza nazionale con gli investimenti che negli ultimi 14 anni sono passati da 100 a 600 milioni di dollari, spinti dall’aumento della domanda interna e dal miglioramento del clima d’affari.

© Riproduzione riservata

Per approfondire:

I documenti programmatici messi a punto da Kigali sono stati rispettati, la vita media si è alzata, i poveri sono diminuiti ed è cresciuto il peso a livello regionale. Restano da risolvere alcune criticità cercando di mettere in archivio i fantasmi del passato.