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“Non siamo soddisfatti dei militari francesi e statunitensi”, ministro Difesa del Niger

di: Redazione | 5 Febbraio 2018

NIGER – “Abbiamo pensato che fosse positivo progettare insieme le operazioni militari, ma sinora questa forma di cooperazione non ci ha convinto per niente, mi riferisco in particolare alla presenza dell’esercito francese e statunitense”: a dirlo è stato il ministro della Difesa del Niger, Kalla Moutari.
Le parole del membro del governo di Niamey sono state raccolte dai media locali e dal canale in lingua francese dell’emittente britannica BBC in seguito a una serie di dichiarazioni dello stesso Moutari pubblicate sui quotidiani nigerini, in cui il ministro evidenziava come negli ultimi mesi nonostante la presenza di truppe militari straniere sul territorio siano aumentati gli attacchi di uomini armati riconducibili a gruppi islamici radicali.
“Ci sono i droni, ci sono gli aerei, ma la popolazione non percepisce alcun miglioramento nella situazione della sicurezza – ha aggiunto Moutari – L’opinione pubblica si aspetta dei risultati concreti, che però ancora non si sono visti”.
“Comprendo benissimo queste frustrazioni – ha aggiunto ancora il ministro della Difesa nigerino – Anzi, non è un giudizio questo limitato soltanto all’opinione pubblica e alla stampa”.
Le dichiarazioni di Moutari si inseriscono in un flusso di notizie sulla presenza di truppe militari occidentali in Niger, in particolare un approfondimento pubblicato la scorsa settimana sul sito internet dell’emittente Radio France Internationale (RFI) in cui una non meglio specificata fonte del governo nigerino avrebbe sostenuto che Niamey non era stata consultata dall’Italia in merito al dispiegamento di militari italiani in Niger e di non essere d’accordo.
Nei giorni scorsi la notizia di RFI è stata ripresa anche da numerosi media italiani, senza tuttavia alcun approfondimento né aver riportato l’immediata risposta della Farnesina all’emittente radiofonica francese in cui si rivelava l’esistenza di due lettere formali di richiesta giunte dopo l’incontro avvenuto a Roma tra il ministro Roberta Pinotti e il suo collega nigerino Kalla Moutari proprio per pianificare l’operazione, datate 1° novembre 2017 e 15 gennaio 2018.
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