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Rwanda: rete mobile, il 4G copre il 95% del paese

di: Redazione | 5 Gennaio 2018

La rete mobile a banda larga universale, 4G Long-Tern Evolution (LTE), è stata estesa ulteriormente arrivando a coprire il 95% del territorio del Rwanda.

Lo ha reso noto KT Rwanda Network, la società incaricata della fornitura della rete con tecnologia 4G LTE, precisando che la copertura internet mobile 4G nel 2015 in Rwanda era ferma all’8% del territorio nazionale e ancora nel 2015 non raggiungeva il 20%.
“La disponibilità dei servizi 4G LTE supporta le imprese e altre attività e quindi favorisce lo sviluppo economico e sociale” ha detto John Ntwali Ndorimana, il manager di 4G Square nel fine settimana.
Ndorimana, che stava parlando durante un evento tenuto per celebrare lo storico risultato, ha detto che tutti i distretti sono “ora coperti dalla rete Internet 4G”. Gli esperti hanno spiegato che lo scorso anno ci si è concentrati sull’implementazione della rete tra gli uffici pubblici, i centri sanitari, le banche e i villaggi intelligenti.
I responsabili del progetto 4G in Rwanda invitano le aziende del settore a sfruttare appieno le potenzialità della nuova rete concentrandosi su servizi bancari, ma anche sulla possibilità di fornire servizi sanitari e formazione a distanza raggiungendo così anche le aree rurali e periferiche del paese.
Intanto la Rwanda Utilities Regulatory Authority (RURA) ha diffuso gli ultimi dati relative alla penetrazione della telefonia cellular nel paese attestatasi nel 2017 al 75,5%, con 8,7 milioni di abbonati e utenti. Il mercato è diviso tra i tre principali operatori a cominciare da MTN Rwanda che controlla il 42% del mercato, seguita da Tigo (comprata il mese scorso da Bharti Airtel) con il 40%  e infine da Airtel Rwanda con il 18%.

© Riproduzione riservata

Per approfondire:

È forse uno degli aspetti della nuova Africa più sconosciuto in Italia. La presenza e la crescita continua di una nuova classe media e di un conseguente nuovo mercato dei consumi africano sembra essere completamente sfuggito all’Italia e a molte imprese nostrane.

 
 

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