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Conferenza sulle città d’Africa, le conclusioni del Direttore Generale per la Mondializzazione Gaiani

di: Redazione | 17 Novembre 2017

AFRICA – Inclusività dello sviluppo, sostenibilità e tutela del patrimonio culturale sono tre valori fondamentali emersi durante la giornata di riflessione sulle città africane tenutasi oggi presso la Farnesina. A richiamare questi tre valori nella sintesi dei lavori, a conclusione della conferenza, è stato Massimo Gaiani, direttore generale per la mondializzazione e le questioni globali del MAECI.
Auspicando relazioni “sempre più intense” fra l’Italia e l’Africa, Gaiani ha augurato che le conclusioni dei lavori di questa riflessione, la prima del genere in Italia, siano utilizzate e riprese durante la prossima conferenza Italia-Africa in programma a giugno del 2018.
“Abbiamo avuto qui contributi fondamentali sulle sfide dell’urbanizzazione grazie ad esperti dell’OCSE, dell’UNECA, a sindaci africani” ha sottolineato Gaiani. Sfide legate alla peculiarità dei modelli di sviluppo in Africa, alla dirompente crescita demografica e alla velocità del fenomeno, e che saranno in parte al centro del vertice Africa-UE alla fine di questo mese in Costa d’Avorio. “Sappiamo quale può essere l’apporto del business e siamo consapevoli che a fianco del dialogo politico debba affiancarsi un dialogo che coinvolga la società civile, le imprese, dando maggiori opportunità per i giovani investendo nella loro formazione. Questo tema è emerso più volte durante i dibattiti odierni” ha sottolineato Gaiani.
“Siamo consci – ha detto ancora il Direttore – della peculiarità di questo modello africano di urbanizzazione che vede, oltre alle megacities , gradualmente affermarsi la crescita di realtà intermedie, quasi senza una netta distinzione tra campagna e città. Un processo al quale corrisponde la ruralizzazione delle aree urbane. Il settore agricolo e agroindustria hanno un ruolo da giocare, e l’agroindustria è un settore in cui l’Italia ha qualcosa da dire. Noi abbiamo un modello che possiamo mettere a disposizione di altri Paesi” ha sottolineato il Direttore, mettendo il know-how italiano al servizio dello sviluppo dell’Africa.
© Riproduzione riservata
 

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