di: Redazione | 20 Settembre 2017
Il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa (NEPAD), il programma dell’Unione Africana per lo sviluppo economico del continente, ha lanciato in via ufficiale un’iniziativa per mobilitare le risorse finanziarie necessarie a ridurre il deficit infrastrutturale.

L’iniziativa si inserisce nel quadro nel Programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa (PIDA) adottato dall’Unione Africana nel 2012, attraverso il quale sono stati individuati più di 400 progetti infrastrutturali interfrontalieri.
Secondo i dati della Banca Mondiale, il deficit infrastrutturale esistente in Africa richiede investimenti annuali pari a 93 miliardi di dollari (44% per l’energia, 23% per acqua e servizi igienico-sanitari, 20% per i trasporti, 10% per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, 3% per l’irrigazione).
In base a quel che viene reso noto, però, nel decennio 2004-2013 è stato finanziato però soltanto il 5% dei progetti individuati.
L’iniziativa della NEPAD, denominata ‘Agenda 5%’, suggerisce che soltanto un approccio collaborativo tra il settore pubblico e quello privato può risolvere in modo efficiente il deficit infrastrutturale e invita gli investitori istituzionali a incrementare il flusso di finanziamenti diretti alle infrastrutture africane.
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