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G7 Energia: un impianto fotovoltaico stand-alone in mostra al MAXXI

di: Redazione | 11 Aprile 2017

Un sistema fotovoltaico ibrido per dare prova delle soluzioni esistenti per fornire elettricità anche nelle zone più remote del continente africano: è l’impianto allestito dall’azienda padovana Saet spa al Museo MAXXI di Guido Reni a Roma in occasione del side event del G7 Energia “Africa 2030: Enpowering the continent through innovation, green tech solutions and capacity building”.
A illustrarne il funzionamento a InfoAfrica è il responsabile commerciale e marketing di Saet, Antonio Zingales, sottolineando come l’Energy Storage System-Smart Grid realizzato dall’azienda padovana sia un sistema intelligente pensato per bilanciare la generazione di energia e i carichi.
“I consumi di energia sono asincroni, più alti in certe ore del giorno e minori in altre quando magari la generazione è maggiore e quindi c’è la necessità di stoccare l’energia – spiega Zingales -Questo è un sistema stand-alone, nel senso che non ha bisogno di essere connesso all’energia elettrica della rete ma può essere connesso oppure collegato a un generatore d’emergenza alimentato a diesel”.
L’impianto allestito da Saet al Museo MAXXI ha una capacità di generazione di 4 kW, ma poiché si tratta di un sistema modulare può essere ulteriormente ingrandito aggiungendo altri pannelli fotovoltaici o mini-pale eoliche arrivando sino a 100 kW.
Sta facendo scuro, mentre l’ingegner Zingales continua a spiegare a InfoAfrica il funzionamento dell’impianto: in questo momento la produzione dei pannelli fotovoltaici è pari a 0,4 kW anche se il sistema riesce ad alimentare le luci di un piccolo chioschetto per una potenza di 1,4 kW, grazie alle batterie che hanno accumulato l’energia di un’intera giornata di sole.
“E’ un modello di sviluppo per l’intero pianeta: dove non arriva l’energia della rete, utilizziamo al meglio l’energia del sole e del vento per alimentare le popolazioni locali – aggiunge Zingales – quindi è qualcosa che ha anche una funzione sociale”.
La cosa importante, ci tiene a sottolineare Zingales, “è riuscire a concepire questo sviluppo in maniera coordinata, portando l’energia nei villaggi ed essendo pronti a mettere successivamente in rete i villaggi stessi: è un modello di sviluppo particolare e dobbiamo ringraziare Enel Green Power e Res4MED se abbiamo avuto l’opportunità di mostrarlo in un’occasione così importante com’è il G7 sull’energia”.
Il sistema stand-alone della Saet può essere visitato gratuitamente dal pubblico fino al 17 aprile nel Corner D del Museo MAXXI in via Guido Reni a Roma, dov’è presente anche la mostra fotografica ‘The Next Africa’ di Riccardo Venturi.[MV]
© Riproduzione riservata
Per approfondire:

Le energie rinnovabili rappresentano, insieme al gas, il futuro della produzione di energia in Africa. Dall'Africa Australe a quella Orientale, passando per quella Occidentale i paesi africani si stanno dotando di strumenti per spingerne l'uso.
Le energie rinnovabili rappresentano, insieme al gas, il futuro della produzione di energia in Africa. Dall’Africa Australe a quella Orientale, passando per quella Occidentale i paesi africani si stanno dotando di strumenti per spingerne l’uso.

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