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Marocco: Gruppo Miroglio apre stabilimento produttivo a Casablanca

di: Redazione | 19 Ottobre 2016

E’ destinato alla produzione di capi d’abbigliamento femminile il nuovo stabilimento inaugurato dal gruppo Miroglio, azienda di Alba specializzata in moda femminile, a Casablanca in Marocco dove il marchio italiano è già presente da oltre vent’anni.
A renderlo noto è la stessa società attraverso un comunicato stampa in cui specifica che alla cerimonia di inaugurazione dell’impianto erano presenti il presidente del gruppo, Giuseppe Miroglio, e l’amministratore delegato di Miroglio Fashion, Hans Hoegstedt, insieme al console generale d’Italia a Casablanca, Alessandro Ferranti.
Lo stabilimento impiegherà una settantina di addetti che lavoreranno sotto la guida di Daniele Bonomi, responsabile produzione del gruppo in Marocco, piattaforma attiva nel confezionamento dal 1994.
“Oggi è un giorno importante per il Gruppo Miroglio – ha detto il presidente Giuseppe Miroglio – fin dalle sue origini nel 1947, la nostra azienda si è sempre connotata per la forte vocazione manifatturiera, che l’ha portata nel tempo ad aprire stabilimenti di produzione, sia in area tessile che nel confezionamento di capi, in tutto il bacino del Mediterraneo. Nel tempo l’identità del nostro Gruppo si è evoluta verso il mercato del commercio al dettaglio ma la produzione industriale continua ad essere un elemento cardine del nostro modello di business. Lo testimoniano gli investimenti per decine di milioni di euro indirizzati nel tessile alla stampa digitale di ultima generazione”.
Hans Hoegstedt, da poche settimane amministratore delegato di Miroglio Fashion, ha aggiunto di ritenere che il nuovo impianto “sarà un punto di riferimento per il confezionamento in Marocco: grazie alle certificazioni WRAP, SEDEX e BSCI, avremo un sito di eccellenza anche per il rispetto di standard etici, sociali e ambientali a garanzia di una produzione responsabile”.[MV]

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Per approfondire:

Il numero di maggio è dedicato al nuovo approccio dell’Italia all’Africa, intendendo per Africa la regione subsahariana, dal momento che con l’area settentrionale le relazioni sono state da sempre molto più strette. Il nuovo corso si sta sviluppando su quattro livelli tra di loro comunicanti: cultura, sicurezza, solidarietà, economia
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