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Conferenza Italia-Africa, Dlamini-Zuma: “Dopo le parole si passi ora ai fatti”

di: Redazione | 19 Maggio 2016

“Il dialogo che si è svolto oggi ha rafforzato la cooperazione, ora si passi dalle parole a fatti concreti”: questo, in estrema sintesi, il senso dell’intervento con cui Nkosazana Dlamini-Zuma, presidente della commissione dell’Unione Africana, ha salutato i partecipanti alla Prima conferenza ministeriale Italia-Africa.
“L’Italia ha tante qualità da cui possiamo imparare ha detto Dlamini-Zuma – il suo patrimonio culturale, le PMI, l’agri – business, il tessile, le costruzioni, l’alimentare solo per citare alcuni dei tanti settori possono essere per noi un esempio. L’Africa che ha una grande ricchezza di risorse deve recuperare il tempo perduto e deve farlo rapidamente”. Chiaro il riferimento al contributo che l’Italia con la sua expertise può dare all’Africa perché quest’ultima crei valore aggiunto e si trasformi da esportatore netto di materie prime a trasformatore delle sue stesse materie prime.
“Nell’ambito dell’agenda 2063 – ha detto ancora il presidente della Commissione Ua – l’Africa sta facendo passi avanti nonostante il calo dei prezzi delle materie prime. L’Africa è il continente meno indebitato, la spesa per le infrastrutture sta crescendo più della spesa pubblica. Tutto questo sviluppo può essere sostenuto e può portare allo sradicamento della povertà solo se l’Africa continuerà a diversificare la propria economia”.
L’Africa è ben consapevole delle sfide da affrontare e degli ostacoli da superare, e vuole parlare con l’Italia per “attrarre nuove imprese in nuovi settori, per assorbire modelli come quelli delle Pmi perché fondamentali in termini di creazione di posti di lavoro e in termini di redistribuzione della ricchezza”. Dlamini-Zuma ha fatto così riferimento all’esperienza dello scorso anno di Expo e ha chiesto che da quelle idee scaturite a Milano nei settori della sicurezza e dell’alimentazione facciano seguito ora fatti concreti.
“L’Africa – ha detto ancora la diplomatica africana – è l’unico continente che ringiovanisce ed è un continente che investe nelle infrastrutture, nelle costruzioni nell’agribusiness. Perché tutti possano contribuire alla prosperità del continente africano dobbiamo promuovere l’istruzione a ogni livello. L’Italia non è solo la culla delle principali università ma anche di quelle più vitali. Speriamo che l’Italia possa fornire piu borse di studio e colllaborare con le università africane. Queste sono misure che avranno impatto sui flussi migratori. Le migrazionui ci sono sempre state e la popolazione africana rappresenta una ricchezza per tutti non solo per l’Africa. Né questa intende perdere il 50% della propria popolazione a causa delle migrazioni. Le donne insieme ai giovani – ha sottolineato ancora – sono il fattore chiave e il fattore di sviluppo. I conflitti stanno diminuendo, l’Africa di oggi è meglio governata… abbiamo società più inclusive in grado di garantire pace e sicurezza. E ha bisogno di fatti concreti”.
Per approfondire:
coverMaggio2016
 

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