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Chiudono la Misna, si spegne la voce dei Sud del mondo

di: Redazione | 18 Dicembre 2015

[La redazione di InfoAfrica, formata da giornalisti che vengono in gran parte proprio dall’Agenzia di stampa Misna, esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi della Misna che oggi hanno appreso del rischio concreto che la struttura che fa capo a diverse congregazioni missionarie chiuda tra poco più di due settimane]
AFRICA / ITALIA – Con una nota pubblicata oggi sul sito della loro agenzia, i giornalisti della Misna – agenzia di stampa delle congregazioni missionarie – hanno riferito la decisione “improvvisa” degli Istituti missionari editori di chiudere la testata il 31 dicembre 2015. La redazione, con i collaboratori e i traduttori, “è sconcertata per un grave errore, compiuto in un momento più che mai delicato per l’informazione da e con i Sud del mondo. E richiama l’azienda alle sue responsabilità nei confronti di un’agenzia di stampa che da 18 anni racconta quelle “periferie” del mondo, non solo geografiche, tanto care a Papa Francesco”.
I giornalisti stigmatizzano l’assenza di proposte concrete da parte dell’editore e il rifiuto alla manifestata disponibilità della redazione di considerare soluzioni in grado di affrontare le crisi aziendali che facciano leva sugli ammortizzatori sociali disponibili.
“Non si possono non rilevare inoltre – si legge ancora – macroscopici errori che hanno progressivamente minato il futuro editoriale dell’agenzia. Dall’errata valutazione di un mercato in rapida evoluzione, alla lentezza nell’intervenire sui settori di bilancio, sempre e comunque nell’assenza di un dialogo più volte auspicato dai giornalisti.
A queste gravi responsabilità e alla discutibile assenza di visione si è aggiunta una crisi che sta colpendo in modo particolarmente duro l’editoria cattolica, spazzando via piccole realtà ‘non allineate’ – riviste, testate e radio – impegnate a raccontare il mondo, dando voce a persone e contesti altrimenti ai margini della grande informazione.
Contro questa prospettiva sempre più concreta anche per noi, richiamiamo l’attenzione di tutti e sollecitiamo una volta di più l’azienda a intraprendere ogni iniziativa utile, per salvare la ‘voce degli ultimi’, che rischia di spegnersi”.
Duro il commento dell’Associazione Stampa Romana intervenuta con il suo segretario Lazzaro Pappagallo. “Misna ha in tutti questi anni illuminato le periferie del mondo – ha scritto Pappagallo in un comunicato – e ha costituito preziosa fonte di contatti per le aree di crisi più lontane nel mondo. La perdita di posti di lavoro in questo caso significa la fine dei contatti in zone del mondo come Africa e Asia, in cui la democrazia non attecchisce, non si radica, è solo un miraggio.
Avviene tutto questo quando la spinta di Papa Francesco ad evangelizzare in modo nuovo il mondo sembra aver svegliato le coscienze”. Per salvare Misna Stampa Romana aveva proposto altre strade, pur nel quadro di un bilancio in rosso, che passava anche dal sacrificio economico dei giornalisti e degli altri dipendenti: “Il sindacato chiede oggi un sussulto di orgoglio ai padri missionari e l’intervento della Cei. Sarà un Natale molto amaro per i colleghi e le loro famiglie”.

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