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Africa: FOCAC, la Cina pronta ad aumentare l’accesso al suo mercato

di: Redazione | 2 Dicembre 2021

Consolidare le relazioni di partnership con il continente africano “diversificando gli scambi multilaterali a tutti i livelli” e “coordinando” le sue politiche con quelle africane “sul commercio e gli investimenti, sullo sviluppo industriale, l’economia digitale, lo sviluppo verde a basse emissioni, le infrastrutture, la sanità e la sicurezza”: è questo uno dei passaggi salienti degli impegni presi dalla Cina nel documento “Visione 2035 sulla Cooperazione Cina-Africa” con cui ieri a Dakar, in Senegal, si è chiusa l’8a edizione del Forum sulla cooperazione Cina-Africa 2021 (Focac). Tutti settori ampiamente toccati all’interno del testo con diverse iniziative congiunte, trasferimento di know-how e finanziamenti.

Contrariamente a quanto si pensava alla vigilia del summit, per via del rallentamento dell’economia cinese negli ultimi anni, al punto 8 Pechino annuncia un nuovo aumento degli investimenti diretti nel continente pari a 60 miliardi di dollari.

Pechino, che rimane il principale partner commerciale d’Africa, sembra aver cercato di rispondere ai segnali di frustrazione emersi negli ultimi anni in alcuni Paesi riguardo una relazione ancora sbilanciata a favore della Cina e che gli africani vorrebbero cambiare. Ecco dunque che ai punti 6 e 7 del testo della Vision 2035 viene scritto l’impegno di “Portare la cooperazione reale a un livello superiore per un’integrazione significativa degli interessi di entrambe le parti” e successivamente viene espressa  l’intenzione di puntare a una “crescita equilibrata del commercio bilaterale” che la Cina vuole ottenere “portando il volume annuo delle importazioni cinesi dall’Africa a 300 miliardi di dollari”.

Da notare, infine, che nel punto 31 del documento si parla di cooperazione nel campo della sicurezza come un nuovo “punto focale” dello sviluppo delle relazioni sino-africane. Si annunciano formazioni ed esercitazioni congiunte per operazioni di mantenimento della pace, lotta al terrorismo, alla droga e alla pirateria. Forse non a caso dunque domenica, secondo alcuni osservatori, in occasione dell’apertura del Focac 2021, la ministra senegalese Aissata Tall Sall aveva chiesto al suo omologo cinese il sostegno della “voce forte di Pechino” nel Sahel. [Da Redazione InfoAfrica]© Riproduzione riservata

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