di: Redazione | 21 Luglio 2020
Il commercio regionale tra i paesi membri della Comunità dell’Africa Orientale (EAC, dall’acronimo inglese di East African Community) è aumentato di oltre il 60% negli ultimi 10 anni.
A riferirlo è la stessa EAC che nei giorni scorsi ha diffuso i dati sul commercio interno regionale in occasione dei 10 anni della firma del Protocollo di Mercato Comune regionale del 2010. Secondo i numeri il commercio è aumentato del 60,75% passando dai 3,72 miliardi di dollari del 2010 ai 5,98 miliardi del 2018 fotografati dagli ultimi dati certi, che restituiscono solo in parte una tendenza in aumento e frenata recentemente dal Covid negli ultimi mesi.
Il protocollo di mercato comune ha favorito gli scambi commerciali nella regione facilitando la circolazione transfrontaliera di merci e persone, sebbene numerose barriere non tariffarie (NTB) continuino ancora a frenare il vero potenziale della regione, molto maggiore di quello fotografato dai dati attuali.
Il rapporto, evidenzia come il volume degli scambi tra gli Stati membri dell’EAC è aumentato rapidamente tra gli anni dal 2010 al 2013, ma è diminuito per tre anni consecutivi dal 2014 al 2016.
Il Rapporto sugli scambi e gli investimenti di EAC mostra che il valore del commercio intraregionale è aumentato del 9,4 per cento a 5,98 miliardi di dollari nel 2018 da 5,46 miliardi nel 2017.
Questa crescita è stata in parte attribuita alla scelta dei paesi membri dell’EAC di favorire il commercio tra loro per compensare la caduta della domanda di prodotti della regione nei mercati europei e statunitensi.
Secondo il rapporto, tutti gli stati membri dell’EAC tranne per il Burundi hanno registrato una crescita degli scambi con le loro controparti regionali. [Redazione InfoAfrica] © Riproduzione riservata
Per approfondire:
