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Area africana di libero scambio, il Rwanda è il più pronto

di: Redazione | 20 Maggio 2020

II Rwanda è in testa alla classifica degli Stati Africani che sono in stato più avanzato, dal punto di vista normativo ed organizzativo, per sfruttare appieno tutto il potenziale della nuova Area di libero scambio africana (AFCFTA).
Lo si apprende da un rapporto diffuso nei giorni scorsi e terminato prima dell’impatto del Covid19 sul continente. Il documento fotografa, quindi, la situazione precedente all’arrivo della pandemia globale e non tiene conto del fatto che, con grande probabilità, l’Afcfta non entrerà in vigore il prossimo 1° luglio 2020, come previsto. 
Lo studio, ‘AfCFTA Year Zero’ pubblicato questo mese da AfroChampions e commissionato dal segretariato dell’Afcfta mostra che meno del 50%  dei singoli paesi sono pronti all’Area di libero commercio. 
Secondo il rapporto, il livello medio di impegno è del 44,48 per cento e la preparazione all’implementazione è del 49,15 per cento.
Più della metà dei paesi deve ancora ratificare l’AfCFTA, nonostante le firme e il rapido numero di ratifiche che hanno contrassegnato il periodo di lancio dell’accordo.
Quasi tutti i paesi sono in ritardo nel completamento della stesure di strategie nazionali di attuazione dell’AfCFTA, sottolinea il documento.
Secondo il rapporto i paesi dell’Africa Orientale e Occidentale sono quelli che finora hanno dimostrato più impegno nel rendere operativo l’Accordo. con il Ruanda che guida la classifica con l’83,93% delle misure adottate e l’Eritrea che la chiude, con un punteggio dello 0,85%.
Altri paesi dell’Africa orientale classificati tra i primi 10 sono l’Uganda (quarto), il Kenya (settimo) e Gibuti (nono).Gli altri cinque posti di questa ‘top ten’ sono di paesi dell’Africa occidentale: Mali (secondo), Togo (terzo), Ghana (quinto), Niger (sesto) e Senegal (ottavo).
Cinquantacinque paesi africani (compresi quelli che devono ancora ratificare l’accordo) sono stati classificati e classificati sulla base di quattro indicatori principali e 10 sottoindicatori.
Gli indicatori utilizzati sono stati l’impegno del paese nei confronti dell’AfCFTA, che comprende la firma e la ratifica dell’accordo e una strategia nazionale di attuazione accessibile al pubblico; la firma e la ratifica del protocollo sulla libera circolazione delle persone e l’apertura del sistema di concessione dei visti nel paese; preparazione all’agevolazione degli scambi tenendo conto della qualità delle infrastrutture commerciali e dell’efficienza delle dogane; e la capacità del paese nell’accesso al credito. [Redazione InfoAfrica] © Riproduzione riservata
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