di: Redazione | 23 Febbraio 2015
Un nuovo passo in avanti per la realizzazione dell’Ambasciata italiana in Somalia e una conferma di tutti gli impegni dell’Italia in alcuni dei principali scenari di crisi dell’Africa: sono gli elementi principali che emergono dall’analisi del Decreto Legge n.7 del 18 febbraio 2015 appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Dal decreto – “Misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonche’ proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione” – emerge il proseguimento degli impegni italiani in Libia e Somalia, ma anche in Mali, Repubblica Centrafricana, Gibuti e Mozambico.
In particolare il comma 8 dell’art 18 del dl 7/2015 evidenzia che “è autorizzata (…) la spesa di euro 700.000 per la prosecuzione della realizzazione della nuova sede dell’Ambasciata d’Italia a Mogadiscio (…)” grazie alla quale l’Italia dovrebbe tornare dopo molti anni a riaprire la propria rappresentanza diplomatica in Somalia.
Confermati anche gli impegni finanziari per le missioni di assistenza militare e formazione in Libia, per la partecipazione italiana alle Operazioni militare europee di contrasto alla pirateria (‘Atalanta’, EUTM Somalia, EUCAP Nestor), per il funzionamento della base militare di Gibuti, ma anche per le missioni nel Sahel (Mali e Niger) di Onu e Unione Europea.
Prorogata anche la partecipazione italiana alla missione dell’UE in Repubblica Centrafricana e quella al Gruppo militare di Osservatori Internazionali della cessazione delle ostilità militari nella Repubblica del Mozambico (EMOCHM).
Per approfondire:
