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Ghana: accordo di esplorazione con Eni, sul piatto 6 miliardi di dollari

di: Redazione | 25 Novembre 2014

GHANA – Il governo di Accra ha reso noto oggi di aver siglato un accordo del valore pari a oltre 4,8 miliardi di euro con la sussidiaria locale del gruppo italiano Eni, Eni Ghana Exploration and Production, per l’avvio dei lavori di esplorazione presso il blocco offshore di Cape Three Points, a ovest di Takoradi, e l’utilizzo di una terza unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO).
L’accordo, secondo i media che ne danno notizia, deve essere ancora soggetto ad approvazione parlamentare, ma secondo un comunicato diffuso dall’ufficio della Presidenza del Ghana dovrebbe garantire di cominciare la produzione di petrolio e gas naturale entro la metà del 2017.
Eni Ghana Exploration e Production Limited è il principale operatore del blocco offshore di Cape Three Points con una quota 47,222 per cento. Gli altri partner sono Vitol Upstream Ghana Limited, con una quota del 37,778% e la compagnia di stato Ghana National Petroleum Corporation (GNPC) con una quota del 15% più un’opzione per un ulteriore quota del 5%.
Secondo Eni, il potenziale complessivo del blocco così come stimato a gennaio 2013 era indicato in circa 450 milioni di barili di olio in posto con risorse recuperabili fino a 150 milioni di barili. [MV]

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