Il gruppo Sonangol, protagonista del settore degli idrocarburi in Angola, ha annunciato di aver contratto un prestito da un miliardo di dollari con diverse banche per finanziare il suo vasto processo di riforme che mira a rendere l’azienda più redditizia ed efficiente.

Il contratto di finanziamento ha una durata di cinque anni e coinvolge le banche Afreximbank, Natixis, Socitété Générale Corporate & Investment Bank, e Standard Chartered.

Il programma di riforme della Sonangol è stato approvato lo scorso 26 settembre dal presidente della Repubblica, Joao Lourenço. Con l’iniziativa il colosso dell’Oil & Gas dovrebbe focalizzarsi su attività  prettamente legate all’attività industriale del settore, in particolare l’esplorazione, la produzione e la commercializzazione.

I cambiamenti nel gruppo prevedono anche la privatizzazione del 52% delle proprie attività e delle sussidiarie che svolgono attività non legate alle sue operazioni centrali entro la fine del 2020.

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Il corso del greggio sui mercati internazionali ha affossato tutte quelle economie eccessivamente legate allo sfruttamento di questa risorsa, e l’Angola non ha fatto eccezione. Tuttavia, i nuovi scenari possono aprire anche nuove opportunità.