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Sudafrica ratifica accordo su area tripartita di libero scambio

di: Redazione | 15 Ottobre 2018

Il governo di Pretoria ha ratificato l’Accordo tripartito di libero scambio (TFTA) tra i 26 paesi membri delle tre principali organizzazioni regionali del continente, la Comunità dell’Africa orientale (EAC), la Comunità di sviluppo dell’Africa australe (SADC) e il Mercato comune dell’Africa australe ed orientale (COMESA).
A renderlo noto è stato la segretaria generale del COMESA, Chileshe Kapwepwe, alla quale è stato consegnata la nota di ratifica dell’accordo.
Il Sudafrica è così il quarto Paese ad aver ratificato l’accordo per la creazione dell’area di libero scambio dopo Egitto, Uganda e Kenya.
Secondo quel che ha dichiarato Kapwepwe, il processo di ratifica è stato inoltre avviato in diversi altri Paesi membri delle tre organizzazioni regionali e si prevede di raggiungere l’obiettivo dell’entrata in vigore dell’accordo, per il quale sono necessarie le ratifiche da parte di almeno altri 10 Paesi, entro aprile del prossimo anno.
Sulla base delle intese sulle disposizioni transitorie, ha aggiunto Kapwepwe, una volta raggiunta la soglia per il numero minimo di ratifiche inizierà immediatamente la fase di attuazione dell’accordo, sulla base del principio di geometria variabile. 
In base a quel che viene reso noto, i negoziati sulle regole di origine fissate dall’accordo sono state già fissate le norme su 3267 linee tariffarie su un totale di 5387, pari al 60,8% del totale.
E’ stato inoltre finalizzato anche l’accordo sulla libera circolazione delle persone e dei capitali.
L’entrata in vigore dell’accordo tripartito di libero scambio rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di un’area continentale di libero scambio che coinvolga tutti e 55 i Paesi del continente.
© Riproduzione riservata
Per approfondire:

Le mille innegabili opportunità mostrate dall’Africa si inseriscono in un percorso di crescita positivo, nonostante ritardi e, non di rado, brusche frenate; alle difficoltà interne, poi, si somma ancora l’ingerenza, non sempre velata, di potenze straniere.

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