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    Libia: le entrate del petrolio volano, nonostante la crisi

    Nonostante la crisi politico-militare, le entrate petrolifere del 2018 hanno già ampiamente superato quelle dello scorso anno ed entro fine anno potrebbero raddoppiare la quota del 2017 .

    A riferirlo è l’azienda petrolifera nazionale libica, la National Oil Corporation (NOC), in una nota diffusa ieri nella quale si precisa che “nonostante la recente crisi del Golfo di Sirte e altre sfide operative nazionali, il fatturato del NOC 2018 da inizio anno ha già superato il totale del 2017 (13 miliardi di dollari)”.

    Il petrolio è la principale fonte di reddito della Libia. Il settore ha sofferto a partire dalla rivolta del 2011 che ha rovesciato il regime del precedente leader Gheddafi, a causa di conflitti armati e la chiusura di giacimenti petroliferi e porti da parte di gruppi armati.

    Si prevede che le entrate petrolifere libiche per l’anno in corso siano pari a 23,4 miliardi di dollari, “se la società dovesse continuare a lavorare senza ostacoli”, precisa la nota, quasi raddoppiando la quota del 2017.

    “Nonostante le continue sfide nel settore, i ricavi del portafoglio di prodotti combinati testimoniano la performance produttiva di NOC negli ultimi tempi, compreso un picco di produzione del 2018 di 1,3 milioni di barili di petrolio a febbraio. Continuiamo a guidare le prestazioni nelle nostre operazioni e alimentiamo la ripresa economica libica, “ha detto il presidente del NOC Mustafa Sanalla.

    © Riproduzione riservata

    Per approfondire:

    In questo numero abbiamo tentato un difficile fermo immagine su una situazione in continua evoluzione: tra segnali positivi, e dubbi sulla capacità del Paese di uscire dalle sabbie mobili in cui è impantanato.



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