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Tunisia: lo Stato contrae un prestito dalle banche tunisine

di: Celine Camoin | 21 Maggio 2024

Il governo tunisino ha firmato un accordo di prestito in valuta estera di 185 milioni di dollari con un pool di 16 banche locali per finanziare il bilancio dello Stato. Il prestito riguarda importi di 156 milioni di euro e 16 milioni di dollari, secondo un comunicato stampa pubblicato dal ministero delle Finanze.

Il ministro dell’Economia, Sihem Boughdiri Nemsia, ha sottolineato “il ruolo centrale del settore bancario nel finanziamento dell’economia nazionale”. I rappresentanti del settore bancario tunisino hanno affermato la loro volontà di “continuare a sostenere gli sforzi dello Stato per raggiungere l’autonomia finanziaria mobilitando le risorse interne, garantire la stabilità a tutti i livelli e contribuire al mantenimento dell’equilibrio finanziario dello Stato”, precisa il comunicato.

Tale operazione è contemplata della Finanziaria.

Il Paese nordafricano ha firmato un accordo preliminare con il Fondo monetario internazionale nell’ottobre 2022, ma i negoziati con l’istituto finanziario multilaterale sono stati sospesi pochi mesi dopo. Il presidente Kais Saied ha respinto, nell’aprile 2023, i “diktat” del Fmi che condizionano l’erogazione dei finanziamenti per le riforme economiche riguardanti in particolare l’abolizione dei sussidi ai prodotti di base, la riduzione della massa salariale nel settore pubblico e la privatizzazione delle imprese pubbliche, indicando che tali riforme potrebbero “portare ad un ulteriore impoverimento” e “provocare rivolte sanguinose simili a quelle scatenate nel 1984 dall’aumento del prezzo del pane”.

 

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