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Ruanda: firmato accordo quinquennale da 1 miliardo con Seul

di: Andrea Spinelli Barrile | 11 Luglio 2024

Il Ruanda e la Corea del Sud hanno firmato un accordo quadro dal valore di 1 miliardo di dollari, accordo volto a fornire finanziamenti agevolati per una serie di progetti nel Paese africano, progetti tra i quali vi sono l’assistenza sanitaria e l’istruzione.

Lo si apprende da una nota ufficiale del ministero delle Finanze del Ruanda: il nuovo accordo di finanziamento sostituisce il precedente, firmato nel 2022, che prevedeva uno stanziamento di 500 milioni di dollari per il periodo 2022-2026. L’accordo avrà una durata quinquennale, e coprirà gli anni dal 2024 al 2028, allineandosi al programma di sviluppo quinquennale del Ruanda denominato “Strategia nazionale per la trasformazione”: le aree chiave di collaborazione tra i due Paesi includono l’istruzione e lo sviluppo di capacità, lo sviluppo rurale, l’assistenza sanitaria, l’energia, l’agricoltura e la tecnologia dell’informazione e della comunicazione.

Secondo il ministero ruandese, l’iniziativa è destinata a sostenere progetti “nei settori chiave” dell’economia del Paese, tra cui i trasporti, l’assistenza sanitaria e l’istruzione. Yusuf Murangwa, ministro delle finanze del Ruanda, ha detto che la cooperazione tra Ruanda e Corea del Sud “è allineata alla strategia nazionale di trasformazione” del Paese, svolgendo “un ruolo fondamentale nel potenziare il capitale umano della nazione”, trasformando il settore agricolo e creando una base per la tecnologia dell’informazione e della comunicazione. “Il quadro firmato rappresenta una pietra miliare significativa nella nostra cooperazione bilaterale e fornisce garanzie per ottenere ancora più risultati” ha detto il ministro ruandese.

Jeong Woo Jin, l’ambasciatore coreano in Ruanda, ha detto di confidare che l’accordo servirà da “solida base per le relazioni” tra i due Paesi: “Credo che ci sia più spazio per cooperare nelle relazioni bilaterali, soprattutto sulla base della cooperazione continua nei settori dell’agricoltura, delle Tic, dell’istruzione, della sanità e delle infrastrutture”.

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