di: Tommaso Meo | 9 Dicembre 2025
Una testa politica e una testa economica. Questo sarà il nuovo Ministero degli Affari esteri che prenderà il via dall’1 gennaio e che è stato presentato la sorsa settimana da Antonio Tajani a Villa Madama. Il ministro degli Esteri ha scelto la location più bella a disposizione della Farnesina per illustrare quello che ha sottolineato sarà un cambio di marcia sostanziale per aggiornare il dicastero alle esigenze nuove dell’Italia.
Seconda industria manifatturiera d’Europa, quinta potenza commerciale del mondo, l’Italia – ha detto Tajani – ha bisogno di uno strumento più vicino ai cittadini e alle imprese che si muovono all’estero. Così, se a capo del ministero resterà il segretario generale – incarico attulmente ricoperto da Riccardo Guariglia – al suo fianco ci saranno due vice segretari generali: Carlo Lo Cascio avrà il compito di guidare la Direzione generale per la crescita (ovvero la testa economica); Cecilia Piccioni sarà invece alla guida degli Affari politici e della Sicurezza internazionale (la testa politica). “La riforma – ha detto il ministro – è ispirata a semplificazione e innovazione, con una rinnovata attenzione ai servizi ai cittadini e alle imprese, affinché la crescita del Paese sia sempre di più al centro della politica estera”.
Alle due direzioni, politica ed economica, si affiancheranno anche una nuova Direzione per la cybersicurezza, che risponde all’esigenza di far fronte alle crescenti minacce informatiche, e un potenziamento della Direzione per i servizi ai cittadini all’estero e le politiche migratorie.
Sarà inoltre istituita, presso la Segreteria Generale, un’Unità per la semplificazione ed il coordinamento, che avrà il compito di raccogliere suggerimenti e presentare nuove proposte per snellire e semplificare i servizi per cittadini e imprese.
La riforma interverrà anche sul concorso diplomatico e sulla formazione di tutto il personale della Farnesina. Grazie all’apertura a tutti i corsi di laurea magistrale, la Farnesina punta ad ampliare la base di reclutamento e ad attrarre i talenti migliori, attraverso un potenziamento delle assunzioni che è già iniziato in questi ultimi anni.
Le 130 ambasciate nel mondo diventeranno il trampolino di lancio per le eccellenze italiane e l’intera struttura della Farnesina sarà modellata perché sia sempre più proattiva nei confronti delle esigenze delle imprese che puntano a internazionalizzarsi lavorando in coordinamento anche con altri pezzi importanti del Sistema Italia: Ice, Sace, Simest, Cdo e Camere di commercio.
Saranno fatti sforzi sul lato della sicurezza informatica e degli attacchi ibridi creando una sala operativa dove saranno impeigati anche tecnici provenienti dal ministero della Difesa. Si moltiplicheranno business forum e appuntamenti che possano aprire al Made in Italy nuovi mercati (è stato fatto l’esempio del Salone del mobile che avrà una sua “edizione” in Arabia Saudita). E nascerà un portale dedicato alle imprese: export.gov.it
Come sottolineato anche da Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, si darà vita a un soggetto istituzionale in grado di confrontarsi meglio con un mondo in cui si stanno verificando cambiamenti epocali. E con l’obiettivo, sul lato economico, di arrivare a breve al traguardo di 700 miliardi di euro di fatturato in termini di esportazioni.
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