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Rd Congo: l’Assemblea nazionale esamina il budget per l’impegno bellico

di: Valentina Milani | 11 Marzo 2025

La commissione delle Finanze dell’Assemblea nazionale della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) ha avviato un esame approfondito del budget destinato all’impegno bellico. L’organo parlamentare ha iniziato una serie di audizioni con i membri del governo per garantire che il settore della difesa e della sicurezza disponga delle risorse necessarie.

Dopo l’audizione del vice-primo ministro incaricato della Funzione pubblica, Jean-Pierre Lihau, altri alti funzionari saranno sentiti nei prossimi giorni. L’iniziativa arriva in un contesto in cui le spese per la sicurezza e l’assistenza umanitaria sono aumentate significativamente, passando dal 3% del bilancio nazionale nel 2021 al 22% nel 2023. Il piano quinquennale del governo, presentato nel 2024, prevede un budget di oltre 18 miliardi di dollari per la difesa e la sicurezza, pari al 20% del bilancio totale.

Nonostante questi stanziamenti, l’efficacia dell’esercito congolese rimane oggetto di critiche, soprattutto di fronte all’avanzata del movimento armato Afc/M23, sostenuto dal Ruanda. La commissione economica e finanziaria della Camera bassa del Parlamento ha dunque avviato questo processo di verifica per rispondere a domande cruciali: quale budget è realmente necessario per sostenere l’impegno bellico? Quali obiettivi devono essere raggiunti? Come garantire una gestione trasparente ed efficace dei fondi?

Il tema è già all’attenzione del governo, sottolinea Radio France Internationale. A partire da gennaio 2025, il Consiglio dei ministri ha esaminato la questione e ha approvato un rapporto che stabilisce le modalità per l’aumento dei salari e delle indennità per militari e forze di polizia. Tra le misure già annunciate figurano il raddoppio degli stipendi dei militari e l’introduzione di una indennità speciale di combattimento, con effetto immediato.

La commissione economica e finanziaria dell’Assemblea nazionale continuerà le audizioni nei prossimi giorni, chiamando a deporre il vice-primo ministro dell’Interno e della Sicurezza, il ministro del Bilancio e la governatrice della Banca centrale.

© Riproduzione riservata

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