di: Andrea Spinelli Barrile | 25 Luglio 2025
Il Patto lusofono, un’iniziativa di punta della Banca africana di sviluppo (AfDB), è emerso come uno dei principali argomenti di discussione del 15esimo Summit della Comunità dei paesi lusofoni (Cplp), tenutosi la scorsa settimana a Bissau.
Questa edizione del vertice della Comunità dei Paesi di lingua portoghese è stato organizzato nell’ottica di rafforzare le dinamiche di cooperazione economica tra i sei Paesi africani di lingua portoghese (ovvero Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, Mozambico, São Tomé e Príncipe e Guinea Equatoriale) concentrandosi sugli investimenti privati come motore di sviluppo. Il focus dei lavori sono stati gli strumenti di finanziamento, l’assistenza tecnica e l’allineamento strategico alle priorità nazionali.
A margine del summit è stato organizzato anche un forum economico, incentrato su sicurezza alimentare, transizione tecnologica e sostenibilità, durante il quale è stato evidenziato il ruolo del Patto nella mobilitazione di capitali privati per uno sviluppo inclusivo.
Il Patto lusofono, lanciato da AfDB in collaborazione con i governi portoghese e brasiliano, è un’iniziativa che punta a catalizzare investimenti strutturali nella regione africana di lingua portoghese: con oltre 300 milioni di abitanti distribuiti in quattro continenti e un Pil globale stimato in 2,3 trilioni di dollari nel 2024, la Cplp rappresenta uno spazio economico importante e molto promettente. “Questo vertice ha offerto una piattaforma unica per promuovere gli obiettivi del Patto lusofono in settori chiave come la sicurezza alimentare, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale,” ha detto Neima Ferreira, Coordinatrice del Patto presso AfDB: “Con gli strumenti giusti e partnership efficaci, i Paesi lusofoni possono costruire un futuro di crescita condivisa”.
La Guinea-Bissau, attualmente presidente del Cplp, ha ribadito il suo impegno a sostenere la crescita guidata dal settore privato, allineando la sua strategia nazionale ai meccanismi di sostegno del Patto lusofono. Tra i progetti sostenuti, spicca il parco eolico di Cabeólica, a Capo Verde, definito “un caso di successo”: si tratta di un partenariato pubblico-privato, cofinanziato da AfDB e dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) che fornisce oltre il 20% dell’elettricità a Capo Verde e riduce significativamente le emissioni di Co2. Cabeólica ha creato oltre 150 posti di lavoro diretti.
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