di: Giulia Filpi | 13 Maggio 2024
Il Fondo monetario internazionale(Fmi) ha raccomandato alla Nigeria di chiedere alle piattaforme globali di trading di criptovalute di registrarsi o ottenere licenze per operare nel Paese, sottoponendole a requisiti normativi.
Questa raccomandazione è stata formulata nell’ultimo rapporto dell’Fmi, pubblicato ieri, giovedì, a seguito della conclusione della consultazione ex articolo IV del 2024 con la Nigeria.
Il Fondo ha sottolineato la necessità per la Nigeria di istituire un solido quadro normativo per supervisionare il crescente mercato delle criptovalute, garantendo la stabilità finanziaria e proteggendo gli investitori.
Questa mossa si allinea agli sforzi globali per standardizzare le normative sulle criptovalute e prevenire le attività illecite.
“Le piattaforme globali di trading di criptovalute dovrebbero essere registrate o autorizzate in Nigeria e soggette agli stessi requisiti normativi applicabili agli intermediari finanziari, secondo il principio della stessa attività, dello stesso rischio e della stessa regolamentazione”, sottolinea il rapporto.
La Nigeria si è già attivata per regolamentare il settore delle criptovalute, secondo quanto riportato dalla stampa locale questa settimana, e starebbe valutando la possibilità di sospendere temporaneamente il commercio P2P. La decisione di regolamentare il mercato P2P, che vale 56,7 miliardi di dollari, arriva in un contesto di crescenti preoccupazioni sull’uso delle criptovalute per attività illegali e sulla possibile svalutazione della valuta locale, la naira.
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