di: Valentina Milani | 30 Aprile 2025
La Banca centrale della Namibia prevede che l’economia del Paese crescerà del 3,8% nel 2025 e del 4% nel 2026, trainata da miglioramenti nell’agricoltura, nella produzione di uranio e dall’espansione dei settori dell’elettricità e delle risorse idriche. È quanto emerge dall’ultimo rapporto sulle prospettive economiche diffuso ieri dall’istituto centrale.
Secondo l’istituto centrale, la ripresa graduale sarà sostenuta principalmente dalla crescita delle industrie primarie, in particolare agricoltura ed estrazione mineraria, mentre le industrie secondarie, con focus su elettricità e acqua, forniranno ulteriore slancio.
Le nuove proiezioni, precisa il documento, rappresentano una revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali per il 2025 e di 0,5 punti per il 2026 rispetto alle stime pubblicate a dicembre 2024, a causa delle crescenti incertezze legate al commercio globale.
Nonostante l’andamento positivo, l’economia della Namibia si trova ad affrontare rischi rilevanti, tra cui il calo delle entrate derivanti dalle esportazioni di diamanti, penalizzate dalla pressione sui prezzi internazionali e dalla concorrenza dei diamanti sintetici. Altri fattori di rischio individuati includono le possibili interruzioni del commercio dovute a misure protezionistiche e le pressioni inflazionistiche alimentate dai conflitti globali in corso.
La banca ha inoltre avvertito che il calo delle entrate provenienti dall’Unione doganale dell’Africa australe (Sacu) e dalle esportazioni di diamanti potrebbe mettere sotto pressione le finanze pubbliche, aumentando i timori sulla sostenibilità del debito e sottolineando la necessità di misure di consolidamento fiscale.
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