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Mali: caso Barrick Mining, udienza domani

di: Andrea Spinelli Barrile | 4 Giugno 2025

L’udienza del processo Barrick mining che sarebbe dovuta tenersi lunedì è stata rinviata a domani. Lo ha detto l’ufficio del registro del tribunale commerciale di Bamako, in Mali, che ha reso noto con una nota alla stampa che l’udienza per determinare se il complesso aurifero di Loulo-Gounkoto, assegnato alla compagnia canadese Barrick Mining, debba essere posto sotto amministrazione controllata temporanea si terrà giovedì 5 giugno.

Le attività del complesso erano state sospese già lo scorso anno a causa di una controversia su tasse e proprietà tra la compagnia e il governo del Mali. Dal 2023, la Barrick mining (ex Barrick gold) e il governo militare del Mali sono in disaccordo sull’attuazione del nuovo Codice minerario, che aumenta le tasse, assegnando al contempo al governo del Mali una quota maggiore degli introiti dalla vendita dell’oro. A gennaio, in piena controversia, il governo ha sequestrato tre tonnellate d’oro, accusando Barrick di non aver adempiuto ai propri obblighi fiscali: le esportazioni di oro di Barrick erano già state bloccate dal governo dall’inizio di novembre e, attualmente, le attività della compagnia canadese (la più grande del mondo nel settore aurifero) nel sito di Loulo-Gounkoto (il più grande del Mali) sono ferme e Barrick sostiene che le riprenderà solo quando il governo maliano eliminerà le restrizioni sulle esportazioni di oro.

Inoltre, il governo ha arrestato a novembre quattro dipendenti della Barrick e anche se le accuse non sono mai state formalizzate, c’è un documento depositato al tribunale penale di Bamako che afferma che i quattro, tutti cittadini maliani, sono indagati per riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.

Il prezzo dell’oro è aumentato del 28,5% quest’anno, dopo un +27% fatto registrare l’anno scorso, e il 22 aprile il mercato ha raggiunto un nuovo record, con un’oncia d’oro valutata a 3.500,05 dollari, il massimo nella storia. Il Mali, in qualità di azionista del complesso, ha chiesto il mese scorso al Tribunale commerciale di Bamako la nomina di un amministratore temporaneo per gestire le miniere: secondo Reuters, il principale punto critico nei negoziati è la richiesta, o meglio l’imposizione, del Mali di passare al Codice minerario del 2023. In base alle nuove leggi minerarie, il governo ha rinegoziato i contratti con tutte le altre multinazionali minerarie operanti nel Paese.

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