di: Valentina Milani | 1 Luglio 2025
L’Etiopia ha guadagnato 2,44 miliardi di dollari dalle esportazioni di caffè negli ultimi 11 mesi dell’attuale anno fiscale etiope, iniziato l’8 luglio 2024. Lo ha fatto sapere nel fine settimana l’Autorità etiope per il caffè e il tè (Ecta) durante conferenza stampa ad Addis Abeba.
Secondo il vicedirettore generale dell’Ecta, Shafi Umer, nel periodo considerato il Paese ha prodotto 1,1 milioni di tonnellate di caffè, registrando un netto aumento rispetto agli anni precedenti. Il funzionario ha attribuito questa crescita all’espansione delle piantagioni sostenute da iniziative governative, da cui circa la metà delle nuove piantine è già in fase di fruttificazione.
Umer ha precisato che sono in corso attività di monitoraggio per valutare le condizioni della produzione nazionale e individuare aree soggette a cali di resa o ad altri problemi strutturali. Tra le criticità evidenziate, ha aggiunto, vi sono ostacoli logistici che hanno influito negativamente sull’andamento del commercio del caffè.
Per rafforzare la sostenibilità del settore e migliorarne il sistema di scambi, l’Autorità ha annunciato l’imminente introduzione di linee guida per stabilire un prezzo minimo settimanale di vendita del caffè. Secondo l’Ecta, tale misura permetterà agli operatori del settore di negoziare condizioni più vantaggiose nei mercati internazionali.
I nuovi parametri verranno comunicati agli attori del comparto attraverso le rispettive associazioni di categoria. L’Etiopia, maggiore produttore di caffè dell’Africa, continua così a puntare sul consolidamento del settore come leva strategica per lo sviluppo economico nazionale.
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