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Etiopia: a luglio via al commercio nell’ambito dell’Afcfta

di: Céline Dominique Nadler | 24 Giugno 2025

A sei anni dalla ratifica, l’Etiopia inizierà a esportare e importare beni nell’ambito dell’Area di libero scambio continentale africana (Afcfta) a partire dal 1° luglio. L’annuncio è arrivato dal ministro del Commercio e dell’Integrazione Regionale, Kassahun Gofe, durante una seduta parlamentare convocata per approvare la strategia nazionale di attuazione dell’accordo.

La strategia individua i prodotti che potranno beneficiare della liberalizzazione tariffaria e stabilisce i partner commerciali prioritari. In una prima fase, gli scambi riguarderanno beni coperti dal programma di abbattimento dei dazi su almeno il 90% delle merci, come previsto dall’accordo dell’Unione Africana.

L’entrata in vigore concreta dell’Afcfta per l’Etiopia arriva in un momento di slancio positivo per le esportazioni del Paese. Secondo i dati ufficiali, nei primi 11 mesi dell’anno fiscale corrente Addis Abeba ha incassato 7,21 miliardi di dollari dalle esportazioni, ben oltre l’obiettivo di 4,5 miliardi fissato dal governo, con un incremento del 121% rispetto all’anno precedente.

A trainare la crescita è stato soprattutto il settore agricolo, che ha superato gli obiettivi del 18%. Ottime anche le performance del settore minerario, con ricavi quattro volte superiori alle stime grazie alla forte domanda internazionale. Più debole, invece, il contributo dell’industria manifatturiera, che ha raggiunto solo la metà del traguardo previsto. Anche le esportazioni di energia elettrica hanno registrato risultati moderatamente positivi.

Il governo etiope prevede di chiudere l’anno fiscale con esportazioni totali vicine agli otto miliardi di dollari.

L’Etiopia aveva ratificato l’Afcfta nel 2019, ma ha posticipato l’attuazione a causa di ritardi legati alla riforma delle dogane e alla mancanza di preparazione normativa e infrastrutturale. L’Afcfta, operativa dal 2021, punta a creare un grande mercato unico africano per beni e servizi. Ad oggi, oltre 30 Paesi hanno già avviato scambi nell’ambito dell’accordo.

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